Quinta Bolgia, chiesta la conferma della condanna per sette imputati
Si conclude con la richiesta di una conferma delle condanne per sette imputati e la confisca di quattro società il processo d'appello sulle presunte ingerenze delle cosche di 'ndrangheta lametina nella gestione dell'ospedale Giovanni Paolo II, nato in seno all'operazione Quinta Bolgia (QUI).
Questo pomeriggio il sostituo procuratore generale di Catanzaro, Raffaele Sforza, ha sostanzialmente chiesto di confermare quanto già deciso in primo grado: 11 anni per Pietro Putrino, a capo del gruppo imprenditoriale; 9 anni e 6 mesi pergli omonimi Diego Purtrino (41enne) e Diego Putrino (57enne), amministratori di due società del gruppo; 9 anni e 4 mesi per Vincenzo Torcasio; 9 anni e 2 mesi per Ugo Bernardo Rocca; 2 anni ed 8 mesi per Franco Antonio Di Spena; 8 mesi per Giuseppe Perri, ex direttore generale dell'Asp di Catanzaro.
Chiesta altresì la confisca delle aziende coinvolte, ossia: La Pietà Purtrino Srl; Croce Rossa Putrino Srl; Purtrino Service Srl; Rocca Servizi Srl. Queste due ultime, secondo l'accusa, si sarebbero garantite i servizi di onoranze funebri all'interno dell'ospedale tramite minacce e violenze a danno di altre imprese concorrenti, facendo leva sulla loro appartenenza alla consorteria locale degli Iannazzo-Cannizzaro-Daponte.