Giorno della memoria per le vittime meridionali dell’Unità d’Italia
Dopo 160 dall’Unità d’Italia, per iniziativa del Movimento 24 Agosto, per l’Equità Territoriale, per la prima volta viene onorata, con iniziative culturali e cartelloni stradali in alcune delle maggiori città italiane (Napoli, Bari, Catanzaro, Reggio Calabria, Cosenza, Roma, Milano) la memoria delle centinaia di migliaia di vittime abitanti del Regno delle Due Sicilie uccisi, deportati, incarcerati in nome di una guerra non dichiarata da parte delle truppe sabaude, per l’Unificazione dell’Italia. Una strage dimenticata che merita l’attenzione di tutto il popolo meridionale e dell’Italia intera. La giornata, il 13 di febbraio, è quella della caduta di Gaeta, assediata e bombardata per cento giorni, persino durante la resa.
Il Regno delle Due Sicilie fu dilaniato dalle violenze dei soldati sabaudi su uomini, donne, bambini, soldati, civili, con stupri e con la distruzione di interi paesi letteralmente rasi al suolo. Una strage che continuò per almeno dieci anni successivi all’”Unità”. E continuò con l’emigrazione.
Una guerra negata ancora oggi che usa termini come “briganti” o “delinquenti”, invece di vittime innocenti, quali furono.
«Per questo, dopo 160 anni, i nostri morti restano “borbonici” e “briganti”; e i loro sterminatori sono “italiani”, eroi» – dice Pino Aprile, Presidente di ET- M24- «I primi vanno sepolti nella dimenticanza e nella vergogna, ai secondi pagine di storia, monumenti, strade e piazze intitolate. Non possiamo cambiare il passato, non possiamo condannare i carnefici né consolare le vittime, ma possiamo smettere di onorare i primi e diffamare le seconde, e raccontare semplicemente i fatti. Siamo ormai figli degli uni e delle altre; diamo alle centinaia di migliaia di vite travolte e umiliate l'onore postumo del ricordo”
La memoria delle vittime meridionali dell’unita’ d'Italia è onorata in questo giorno con cartelloni da Cosenza, a bari, a Napoli, Cosenza, Catanzaro, Reggio Calabria, Roma, Milano.