Inchiesta Arsenico, Leone (Pd): “fatto grave nel silenzio dell’amministrazione”

Cosenza Politica
Michele Leone con Nicola Zingaretti

Dall'inchiesta Arsenico, emerge un quadro di avvelenamento delle acque del fiume Mucone a dir poco allarmante: Zinco, Nichel, Arsenico, Mercurio in quantità anche superiori di 40 mila volte ai limiti consentiti dalla legge, riscontrati dalle analisi dei carabinieri del comando provinciale di Cosenza e del Gruppo Forestale effettuate su 102 prelievi.

“È un grave attacco alla salute pubblica di tutti – sbotta Michele Leone, segretario del Partito Democratico di Luzzi - e per questo ringrazio, la Procura di Cosenza e gli organi inquirenti per il lavoro svolto. Quello che emerge e che da ormai tanti anni persiste questa situazione e mentre alcuni cittadini hanno denunciato e segnalato lo stato di inquinamento delle acque, tanti organi hanno omesso di vigilare e di controllare”.

“Quello che più preoccupa - dice amareggiato Leone - è l'assoluta assenza e il silenzio delle amministrazioni locali. Cari concittadini il sindaco è per legge il responsabile dell'igiene e salute pubblica nel territorio di competenza. Il Mucone è un fiume che realizza il confine naturale tra i comuni di Bisignano e Luzzi e quindi entrambi competenti territorialmente. Nell' agosto 2018 insieme anche al consigliere comunale di Bisignano Francesco Fucile, feci anche io come cittadino e come rappresentante politico una denuncia con un comunicato stampa, per evidenziare lo stato di inquinamento delle acque, documentate con video e foto, esortando le amministrazioni dei due comuni a prendere provvedimenti”.

“Su questo, dobbiamo registrare da parte dell’amministrazione del nostro comune di Luzzi una totale assenza, e silenzio, su una questione che investe direttamente la salute pubblica e quindi le competenze del sindaco. E allora è lecito chiedersi, perché tutto questo silenzio? perché mettere la testa sotto la sabbia?"

"Mi auguro – termina Leone - che la magistratura vada fino in fondo accerti le responsabilità anche di coloro che dovevano vigilare non lo hanno fatto pur avendo competenza in merito. E faccio un appello a tutti i cittadini a non arrendersi e a sostenere le attività della magistratura e degli organi inquirenti che stanno facendo davvero un lavoro importante per difendere il nostro territorio e la salute di tutti noi. Ritengo perciò necessario avviare al più presto un intervento di bonifica ambientale per evitare che l’inquinamento causato in questi anni provochi ulteriori danni al nostro ecosistema”.