Omicidio Ripepi: Pm chiede 18 anni di carcere per ex cognato
Una pena a 18 anni di carcere è stata richiesta dal pm della Procura di Vibo, Corrado Caputo, per il 50enne Giuseppe Carnovale, ritenuto l’assassino di Massimo Ripepi, freddato a colpi di pistola nell’ottobre del 2018 (QUI).
Carnovale, che ha scelto di essere processato con il rito abbreviato dinnanzi al gup del Tribunale capoluogo, Marina Russo, è l’ex cognato della vittima e secondo quanto emerso dalle indagini sarebbe stato lui a sparare quella domenica di ottobre davanti un circolo privato nel centro abitato di Piscopio, dove Ripepi era andato a giocare a carte.
Sulla vicenda hanno indagato congiuntamente i carabinieri della Compagnia di Vibo, guidati dal capitano Gianfranco Pino (con l’ausilio del comandante del Nucleo operativo Luca Domizi) e gli investigatori della polizia allora coordinati dal vice capo della Squadra Mobile Cristian Maffongelli.
Per gli inquirenti si tratterebbe di un omicidio maturato nel contesto familiare (QUI). I dissidi tra la vittima ed il suo presunto carnefice sarebbero già emersi qualche mese prima e in più occasioni.
Il delitto sarebbe dunque il frutto di un escalation che non si sarebbe mai fermata ed anzi proseguita tra diverbi continui, minacce ed aggressioni. La tesi è che il risentimento di Carnovale nei confronti dell’ex cognato, accusato di maltrattamenti in famiglia, avrebbe dunque portato all’epilogo finale di una storia sfociata in tragedia.