La filiera dei salumi Dop di Calabria all’Alberghiero Tommasi-Mancini
Far conoscere l'importanza delle produzioni certificate di qualità agli chef del futuro, in un mondo quello della ristorazione che diventa sempre più professionale ed esigente e con un consumatore sempre più informato, che esige e preferisce magari una soppressata di Calabria Dop ad un anonimo salame industriale.
Da questo intento nasce il percorso basato sulla creazione manuale dei salumi calabresi, idea accolta da Stefania Rota, Presidente del Consorzio dei salumi Dop di Calabria, che ha donato la materia prima per l'iniziativa: quattro mezzene di suini di alta qualità allevati secondo il rigido disciplinare dei salumi Dop di Calabria agli operatori dell’Istituto Alberghiero ed Agrario "Mancini Tommasi" di Cosenza, diretto d Graziella Cammalleri.
L'iniziativa sarà sicuramente apprezzata dai buongustai che esigono e preferiscono magari una soppressata di Calabria Dop ad un anonimo salame industriale, ed avrà il suo epilogo con la riproposizione della "Quadara" tradizionale, realizzata nelle cucine del Mancini-Tommasi da un team coordinato dallo chef Carmelo Fabbricatore.
Il percorso della lavorazione del maiale si completerà con la sua trasformazione in salsicce nelle sue diverse declinazioni, fegato, polmonella, dolce, piccante e al finocchietto, soppressate bianche e rosse, dolci e piccanti, nduja e poi gelatina, pancette, guanciali, prosciutti e capicolli. Un mondo quello dei salumi vasto e che attira sempre più cultori, nel quale le produzioni di tradizione calabresi possono sempre più essere diffuse, apprezzate e valorizzate, anche e soprattutto grazie a queste iniziative ed all'attività del consorzio di tutela salumi di Calabria Dop.