Sanità. Idonei ai concorsi: “stremati e prevaricati dai precari”, Santelli batta i pugni sui tavoli romani
Scorrimento prioritario delle graduatorie; aumento del budget per le assunzioni del personale sanitario dirigenziale e non; Lea da portare a livelli standard e tali da garantire la salute dei cittadini; un piano straordinario di assunzioni in previsione di un’emergenza regionale.
Sono queste, sinteticamente, le richieste avanzate alla governatrice Jole Santelli dagli idonei delle graduatorie calabresi nei concorsi relativi alle le varie figure professionali di infermieri, oss, biologi ecc., e che non ritenendo sufficienti le 490 assunzioni previste nel piano operativo stilato dal commissario alla sanità, Saverio Cotticelli, chiedono al presidente della Giunta regionale un’azione forte col governo per ottenere risorse più funzionali a garantire le reali esigenze, di qualità, delle strutture sanitarie calabresi.
“I giorni precedenti alle elezioni regionali in Calabria – sbottano gli “idonei” in una lettera aperta - lei (Santelli, ndr) rilasciò una dichiarazione forte, profonda, carica di speranza: ‘voglio una Calabria rock’. La parola ‘rock’ viene tradotta letteralmente come ‘roccia’ e in questa regione effettivamente bisogna essere forti come una roccia per risolvere i problemi che ci attanagliano. Non ultimo quello della sanità”.
Gli estensori della missiva fanno poi riferimento al primo incontro istituzionale del governatore con il ministro della salute Roberto Speranza e proprio in riferimento a quest’ultimo si augurano non sia stato solo un “incontro-slogan” ma che sia inserito in un “un senso e un filo logico da cui partire” per migliorare i servizi sanitari.
“Chi lavora all'interno degli ospedali - affermano ancora gli idonei - oggi è stremato sia psicologicamente che fisicamente e il tutto si riverbera negativamente sull’assistenza al paziente. È inconcepibile che in un momento di emergenza nazionale, laddove le regioni assumono in via straordinaria, in Calabria si mantengano i livelli assistenziali bassi”.
Da qui l’invito alla governatrice a “battere i pugni sui tavoli preposti”, a quei “Tavoli romani” declamati anche dalla stessa Santelli. “Se non dovesse bastare il rumore dei suoi ‘pugni’, sappia che ci sono altri mille idonei arrabbiati pronti a supportarla, perché è impensabile e scorretto che mille idonei che abbiano superato un regolare concorso pubblico suddiviso in quattro prove (di cui l’ultima concernente quella orale effettuata di fronte ad una commissione esaminatrice costituita da medici e primari) si vedano prevaricare dalla sola stabilizzazione dei precari, senza alcun scorrimento delle graduatorie, perché il budget è insufficiente per coprire tutte le assunzioni, nonostante i fabbisogni cospicui e i Lea al di sotto degli standard previsti”.
Gli idonei, infine, ricordano alla presidente la fiducia riposta in lei dai calabresi alle ultime elezioni, e assicurandole che non si fermeranno e che, anzi, e dai prossimi giorni, saranno “pronti a tutto”.