Fucilate contro un’abitazione a Catona, incastrato dalle telecamere
Minaccia aggravata, danneggiamento a colpi d’arma da fuoco e detenzione illegale di armi. Con queste accuse un 48enne reggino è stato arrestato dagli agenti della mobile locale.
I poliziotti hanno infatti eseguito a suo carico una misura cautelare in carcere, emessa dal gip del Tribunale della città dello Stretto su richiesta della Procura della Repubblica. L’uomo è accusato di aver sparato contro un’abitazione nel quartiere Catona.
Le indagini sono partite da questo episodio, avvenuto il 29 maggio dell’anno scorso, quando la squadra Volanti è intervenuta sul posto e dopo la segnalazione dell’esplosione di alcuni colpi all’indirizzo della casa al cui interno risiedeva anche una coppia di coniugi.
L'abitazione è stata attinta da alcuni proiettili sparati con un fucile calibro 12 e che, dopo aver attraversato la vetrata d'ingresso della porta finestra, che dava accesso ad un atrio adibito a garage, hanno poi attinto la parete retrostante della casa, con un grave pericolo per gli occupanti.
Sul posto era giunta anche la Scientifica che, oltre a eseguire i rilievi di sua competenza, ha repertato e sequestrato anche tre frammenti di proiettili deformati.
Le indagini della Mobile, coordinate dal Procuratore Aggiunto Vicario Gerardo Dominijanni e dal Sostituto Alessandro Moffa, sono partite dalla mappatura degli impianti di video sorveglianza, pubblici e privati, installati nella zona. Analizzandone così le immagini si è potuto identificare il presunto autore del danneggiamento, che durante il raid aveva il volto coperto e aveva nascosto il fucile calibro 12 sotto il giubbotto.
L’uomo al termine delle formalità di rito è stato portato nel carcere di Arghillà dove resterà a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.