Emergenza. Infermieri richiamati all’ordine, Opi: evitare messaggi non autorizzati
Fausto Sposato, presidente dell’Opi, l’Ordine professionale degli infermieri di Cosenza, richiama all’ordine la categoria, invitando i propri colleghi, soprattutto in questo momento difficile di emergenza sanitaria a evitare messaggi all’esterno non rilasciando alcuna dichiarazione pubblica “se non autorizzati”.
Spossato fa riferimento innanzitutto al nuovo Codice deontologico degli infermieri, “l’infermiere nella comunicazione, anche attraverso mezzi informatici e social media, si comporta con decoro, correttezza, rispetto, trasparenza e veridicità; tutela la riservatezza delle persone e degli assistiti ponendo particolare attenzione nel pubblicare dati e immagini che possano ledere i singoli, le istituzioni, il decoro e l’immagine della professione”.
Inoltre, cita ancora il Codice, “comunica in modo scientifico ed etico, ricercando il dialogo e il confronto al fine di contribuire a un dibattito costruttivo”.
Insomma, stop a esternazioni pubbliche se non con il consenso dell’Ordine professionale anche se, sottolinea ancora il presidente, “va più che bene l’incoraggiamento al cittadino, l’invito a restare a casa ed il messaggio mediatico di vicinanza in queste ore”. Ma al tempo stesso, evidenzia ancora Sposato, “occorre fare molta attenzione poiché il periodo è drammatico e, da professionisti, dobbiamo necessariamente rimanere ancorati ai principi cardini del nuovo codice deontologico”.
L’Opi fa presente che “le dichiarazioni inappropriate” potranno essere oggetto di deferimento e di richiami: “Devono essere gli organi istituzionali preposti – conclude il numero uno dell’Ordine - ad esprimersi con cognizione di causa per veicolare un solo ed unico messaggio al paziente ed a chi segue, in quei momenti, notizie sul web”.