Covid. Il bollettino: positivi apparentemente “stabili” in Calabria, aumento di 32 casi
Arriva a 351 il totale dei contagi da Covid19 in Calabria: secondo il bollettino ufficiale della Regione, appena diramato, i positivi aumentano dunque di 32 in più rispetto al report di ieri sera, quando erano 319 (QUI). Apparentemente un livellamento della curva delle infezioni che potrebbe far supporre, almeno ad ora e volendo essere ottimisti, un trend stabile dell’avanzata del virus in Calabria.
Intanto, nelle ultime 24 ore sono stati effettuati in regione 4177 tamponi, con un riscontro negativo di 3826.
Quanto invece alla dislocazione territoriale dei casi positivi, seguendo sempre il principio dei luoghi di ricovero e non già della provenienza specifica dei singoli pazienti, 105 (+8 da ieri) sono quelli attualmente a Reggio Calabria, di cui 22 in reparto; 5 in rianimazione; 66 in isolamento domiciliare. Nel computo sono compresi sette guariti e cinque persone decedute.
A Cosenza i casi sono invece 97 (+15 da ieri): 39 in reparto; 3 in rianimazione; 50 in isolamento domiciliare. Anche qui calcolati i deceduti, cinque confermati.
A Catanzaro - compresi sempre i due pazienti trasferiti da Brescia - si sale a 65 positivi (+1 da ieri): 13 in reparto; 12 in rianimazione e 40 in isolamento domiciliare.
Segue Crotone con 64 casi (+6 da ieri): 17 in reparto; uno in rianimazione; 45 in isolamento domiciliare e, anche qui, un deceduto conteggiato. (QUI i dati aggiornati del bollettino dell'Asp di Crotone).
A Vibo Valentia, infine, si arriva a 20 positivi (+2 da ieri), di cui 2 in reparto; 2 in rianimazione e 16 in isolamento domiciliare
I soggetti in quarantena volontaria sono 7678, così distribuiti: 3644 a Reggio Calabria; 1766 a Cosenza; 832 a Crotone; 794 a Catanzaro e 642 a Vibo Valentia. Le persone giunte in Calabria che si sono registrate al sito della Regione Calabria sono 11.618.
ITALIA. QUASI 3500 CASI, ANDAMENTO COSTANTE
La febbre - come abbiamo avuto modo già di scrivere - ha fermato il capo della protezione civile, Angelo Borrelli (QUI), ma non ha fermato, come invece annunciato in precedenza dalla stessa Protezione Civile, la consueta conferenza stampa delle 18.
Al suo posto in sala stampa Luigi D’Angelo, Direttore Operativo emergenze del Dipartimento e Agostino Niozzo, Direttore del Dipartimento e coordinatore del comitato tecnico scientifico.
Proprio Niozzo ha spiegato che Borrelli dopo aver accusato dei sintomi febbrili ed una leggera afonia, per senso di responsabilità e per precauzione ha deciso di rientrare a casa e da dove sta continuando a lavorare e seguire “con attenzione” la gestione dell’emergenza.
Quanto ai dati nazionali, intanto, il valore è anche qui piuttosto in linea con quelli della giornata precedente anzi, con più di un centinaio in meno di casi di positività che sono oggi, appunto, 3491, portando il totale a 57.521: di questi 30.920 si trovano in isolamento senza sintomi o con sintomi lievi e 3.489 ricoverati nelle terapie intensive.
I guariti sono 1036 per totale ad oggi di 9362 in tutto e, purtroppo, quando ai decessi se ne registrano altri 683 nelle ultime 24ore.
TREND STABILE, "NON ABBASSIAMO LA GUARDIA"
Rispondendo alle domande dei giornalisti e facendo riferimento ai dati di oggi, Niozzo ha parlato apertamente di fase di apparente stabilizzazione nell’andamento dei contagi nel Paese.
“Consideriamo che l’attuale numero di persone infette e di nuovi casi sia coerente con i trend che la malattia ha avuto con la diffusione nel paese e questo - ha affermato Niozzo - ci fa pensare che è indispensabile, assolutamente indispensabile, se vogliamo vedere questa curva stabilizzarsi e poi iniziare una decrescita, mantenere le rigorose indicazioni di distanziamento sociale, e tutte quelle indicazioni che ormai da molte settimane stiamo diffondendo e dando alla cittadinanza”.
“È un momento delicato - ha proseguito - e tutti i matematici e gli epidemiologi sanno che il trend sembra rispondere alle indicazione che noi (la protezione civile, ndr) abbiamo dato. Se si abbassa la guardia … quella curva potrebbe risalire”, ha ammonito Niozzo.
I DATI NELLE ALTRE REGIONI
Nel dettaglio i casi attualmente positivi nelle altre regioni italiane sono: 20.591 in Lombardia, 8.256 in Emilia-Romagna, 5.745 in Veneto, 5.556 in Piemonte, 2.639 nelle Marche, 2.776 in Toscana, 1.826 in Liguria, 1.675 nel Lazio, 1.072 in Campania, 1.058 nella Provincia autonoma di Trento, 1.023 in Puglia, 911 in Friuli Venezia Giulia, 748 nella Provincia autonoma di Bolzano, 936 in Sicilia, 738 in Abruzzo, 686 in Umbria, 375 in Valle d’Aosta, 412 in Sardegna, 112 in Basilicata e 53 in Molise.
(aggornata alle 18:40)