Serra San Bruno, Lo Iacono replica al candidato Rosi: «È uno strumento nelle mani di Salerno»
È sempre più caldo il clima politico nella cittadina di Serra San Bruno. Raffaele Lo Iacono, ex sindaco e candidato per le prossime elezioni comunali nelle fila della lista civica “La Serra”, risponde duramente alle dichiarazioni rilasciate alla stampa dal candidato a sindaco del Pdl Bruno Rosi.
«Sapevamo che il sig. Bruno Rosi per ottenere la candidatura a Sindaco ha dovuto giurare cieca fedeltà al capo. – scrive Lo Iacono – Ma non immaginavamo lontanamente potesse diventare l’acefalo strumento del guerreggiante pensiero di Nazzareno Salerno. E così – continua – per dimostrare ubbidienza e assoluta sottomissione, come in tempi non lontani fece anche un suo ex commilitone con l’epilogo che tutti conosciamo, attacca il sottoscritto con accuse al vetriolo ingiustificate, cita persone estranee ai fatti, parla in modo confusionario di materie di cui è assolutamente incompetente e, guarda caso, ricorre all’espediente di citare subdolamente e con bassezza dialettica “le Autorità preposte”, ovverosia la Magistratura. Almeno lo avesse fatto su temi che conosce e con parole sue, senza ricorrere al “fedele” scriba, che ingenerosamente non perde occasione per sputare veleno contro colui che lealmente lo ha accolto durante la sua carestia. Ebbene, questo è il vero volto di un personaggio che è stato più volte presentato come una persona umile, saggia e moderata e che dovrebbe guidare il nostro paese verso lo sviluppo e la crescita in un clima di mitezza e serenità».
Non tralascia nulla Raffaele Lo Iacono e ci tiene a rispondere punto per punto a quanto dichiarato dal suo avversario politico. «Innanzitutto informo il sig. Bruno Rosi – dice Lo Iacono – che non è stato l’ex dg dell’Asp Francesco Talarico a sospendere il reparto di Ostetricia e Ginecologia dell’ospedale di Serra, ma sono stati i Direttori dei Dipartimenti Materno-Infantile e Chirurgia, rispettivamente il dott. Leonardo De Luca e il dott. Francesco Miceli. Contro tale provvedimento la mia amministrazione è prontamente intervenuta ottenendo l’immediata ristrutturazione della sala parto. Mentre vorrei ricordare alla labile memoria del sig. Bruno Rosi – incalza l’ex sindaco – che nel novembre 2009 il suo commilitone senatore Francesco Bevilacqua, su tutti i quotidiani della Calabria, a seguito della riapertura del reparto ha dichiarato che questa sarebbe stato un errore imperdonabile. In merito, poi, alle sale operatorie di Chirurgia, non capisco a quale vicende si riferisca il sig. Rosi e di quale uso parli. La verità e che grazie al mio impegno e a quello del governo regionale di centrosinistra – prosegue Lo Iacono – oggi l’ospedale di Serra gode di un blocco operatorio e di una tac di ultima generazione. Peccato che dopo l’”autorevole” intervento di Salerno, l’ospedale da cinque reparti non ne avrà nemmeno uno, visto che la rincoversione lo trasformerà in un ospedale da campo». E per chiudere l’argomento ospedale Lo Iacono chiede: «A proposito delle promesse di Salerno, a che punto sono i lavori per l’attivazione della Rianimazione? Come si chiama e quando prenderà servizio il nuovo Primario di Chirurgia? Perché non è più attivo il servizio ospedaliero di Ginecologia-Ostetricia? Quando partirà il servizio di Emodinamica?».
Sulle altre questioni Lo Iacono è ancora un fiume in piena. «Voglio ricordare – afferma – che sono stato l’unico Sindaco che in tutti questi anni ha stabilizzato otto lavoratori LPU/LSU, di cui sicuramente la maggioranza non ha mai votato centrosinistra, con una graduatoria fatta dal Centro per l’Impiego. Ma non va dimenticato che il sig. Rosi è stato Assessore durante l’Amministrazione Salerno anche se, purtroppo, non abbiamo riscontri sul suo operato, né del resto ne abbiamo mai avuto della sua esperienza di consigliere provinciale». Durissimo, poi, sulla questione della Fondazione “Pisani”, nata per lo sviluppo del territorio serrese e attiva in diversi ambiti. «La verità – esplode Lo Iacono – è che questa Fondazione all’inizio poco considerata, tant’è che è stata votata all’unanimità in consiglio comunale, quando poi è diventata realtà è stata ritenuta una minaccia per il serio sviluppo, anche occupazionale, che la Fondazione potrà dare al nostro paese. Una paura che ha fatto fare le gesta più insensate ed impulsive ad una accozzaglia di politici che con interventi sulla stampa, e non solo, hanno causato le dimissioni della Certosa. E il sig. Rosi per fare piacere al consigliere Salerno, che ancora non lo aveva indicato come sindaco, non ha esitato un attimo a fare la sua parte distruttiva».
Sulla questione della potabilità dell’acqua, l’ex sindaco vuole ricordare come sia stato l’unico primo cittadino far causa alla Sorical già da due anni, quando tutti gli altri se ne stavano tranquilli, mentre sul problema dei rifiuti che Rosi elenca, Lo Iacono evidenzia che il Comune di Serra San Bruno è uno dei pochi comuni calabresi che fa la raccolta differenziata porta a porta su tutto il territorio, ha una isola ecologica a norma, è dotato di un camion per il trasporto degli scarrabili ed è stato autorizzato a realizzare una discarica per inerti tanto attesa dalle aziende edili. E inoltre, nel 2009, la tassa sui rifiuti è stata ridotta del 5% in controtendenza a quanto accade nel resto del Paese.
L’ex primo cittadino non manca di rispondere alle critiche sollevate da Rosi sulla sua gestione del Patto Territoriale e del Piano Strutturale Comunale, ribadendo, come già fatto ampiamente dai microfoni di Radio Serra, la bontà dei suoi interventi e l’utilità degli stessi.
«Per tutto questo consiglio al sig. Rosi – dice infine Lo Iacono – di presentarsi ai cittadini quale candidato a sindaco così come natura lo ha fatto, con il suo carattere, con le sue idee, con il suo modo di fare e, principalmente, dimostrando di essere rispettoso della legge come quella in materia elettorale, per esempio, che com’è noto dispone che le affissioni, possono avere inizio solo dopo che saranno conosciute le liste e le candidature ammesse alla competizione elettorale, vale a dire non prima del 28° giorno antecedente la data delle elezioni. Tuttavia, se il sig. Rosi non riterrà opportuno chiudere in un garage quel ridicolo furgone che da qualche giorno circola per le vie cittadine, noi sicuramente non lo denunceremo, perché – conclude – finché in paese gireranno quelle facce la nostra vittoria elettorale è assicurata».