Emergenza covid, nel Cosentino autorizzate 130 imprese
Autorizzazione a lavorare per 130 imprese del cosentino. Il prefetto di Cosenza, Cinzia Guercio, ha incontrato in video conferenza le parti sociali per verificare e valutare le richieste di prosecuzione dell’attività delle imprese che erogano beni e servizi per attività essenziali durante l’emergenza coronavirus.
Cgil, Cisl e Uil hanno chiesto dunque di dare “piena attuazione al protocollo sottoscritto fra parti sociali e Governo, finalizzato alla tutela della sicurezza e della salute dei lavoratori, fornendo i dispositivi di protezione individuale, rispettando le prescrizioni sulla sanificazione degli ambienti di lavoro e sul distanziamento, prevedendo controlli costanti”.
E vista la difficoltà nel reperire i dpi da parte delle aziende, i segretari generali di Cgil, Cisl e Uil hanno un appello affinché “la Protezione Civile Nazionale garantisca l’approvvigionamento degli strumenti necessari alla tutela della salute di tutte le lavoratrici e di tutti i lavoratori impegnati nei servizi essenziali”.
Hanno, inoltre, sottolineato la “necessità di controlli circa le autorizzazioni al proseguimento delle attività di imprese che erogano servizi ad aziende ritenute “essenziali”, ma che stanno ricorrendo ad ammortizzatori sociali”.
Il Prefetto ha quindi assicurato “appositi controlli delle Forze dell’Ordine, finalizzati a verificare la veridicità delle comunicazioni pervenute da parte delle Aziende, mediante interventi specifici di analisi delle filiere attenzionate”.
I controlli, inoltre, saranno anche mirati a “garantire, nell’interesse della tutela della salute dei lavoratori, che le Aziende produttive assicurino l’adozione dei dispositivi di protezione individuale, anche in considerazione della rappresentata difficoltà di reperire, sul mercato, tali presidi”.
Al Prefetto è stato chiesto anche di “limitare le autorizzazioni in questione perché nella fase attuale è senza dubbio prioritaria la tutela della salute” e di “sospendere le attività di tutte quelle aziende che ancora non hanno fornito le necessarie documentazioni integrative”.
I rappresentanti sindacali hanno poi chiesto che il nucleo di valutazione “diventi una vera e propria cabina di regia che, con il coordinamento della Prefettura, possa guidare e aiutare il processo di ripresa graduale delle attività, per limitare i danni al tessuto produttivo territoriale, in modo da difendere, una volta cessata l’erogazione degli ammortizzatori sociali, i livelli occupazionali”.
I Segretari generali di Cgil, Cisl e Uil hanno, infine, chiesto che il “Prefetto intervenga perché ci sia un coordinamento delle attività che i Sindaci stanno mettendo in campo in queste ore per l’erogazione dei bonus dell’emergenza alimentare, così da garantire tempestività ed equità sociale nei criteri di accesso”.