Avis, nel crotonese raccolte 700 sacche di sangue

Crotone Attualità

Sono 700 le sacche di sangue raccolte a Crotone nonostante la chiusura del punto di raccolta di Cutro situato in zona rossa regionale.

“Questo risultato – spiega Franco Rizzuti, Vicepresidente dell’Avis Provinciale – non è un punto d’arrivo, la nostra attività non conosce pause. Bisogna donare sangue sempre, costantemente e in ogni circostanza. Solo un flusso continuo, programmato e costante di donazioni riesce ad evitare carenze di sangue. Anche per il mese di aprile e di maggio, alle normali raccolte di sangue che fanno parte della nostra programmazione annuale, sono state affiancate raccolte straordinarie, al fine di evitare possibili carenze quando alcune delle attività ospedaliere, per il momento sospese, riprenderanno a regime ordinario. Questo ulteriore lavoro è stato possibile grazie alla grande disponibilità delle nostre sedi, a quella di altre associazioni e gruppi privati di persone, che ci chiedono di poter organizzare raccolte di sangue”.

“Nella nostra provincia- spiega Pietro Vitale, Presidente dell’Avis Provinciale di Crotone- nessuna delle sedi comunali si è tirata indietro, anzi, non solo a marzo la programmazione ordinaria è andata avanti regolarmente, grazie anche al costante lavoro del personale sanitario Avis, ma, sono state inserite delle ulteriori raccolte straordinarie, volte a far fronte e a contribuire ad una eventuale emergenza sangue. Certo, abbiamo dovuto rimodulare l’attività di raccolta, cercando di garantire la sicurezza di tutti. Ci siamo muniti, autonomamente, di ausili protettivi e materiale igienizzante, prima tramite piccole forniture inviate dalla sede Regionale, poi abbiamo acquistato mascherine FFP2 al fine di garantire l’incolumità di sanitari e associativi.

“A seguito di costante confronto telefonico con il Vicepresidente Franco Rizzuti, con il Consiglio Direttivo Provinciale e i Presidenti delle sedi comunali, abbiamo deciso come contattare i donatori, le domande da fare al fine di avere una pre-selezione degli stessi, la suddivisione in turni di accesso per fascia oraria. Ci siamo adeguati alle direttive che ci sono state impartite. Ad ogni donatore, prima dell’ingresso alla sede o al locale di appoggio dell’autoemoteca, è stata fatta misurare la temperatura corporea e sono state fatte lavare le mani con igienizzante. Abbiamo garantito la distanza di sicurezza nei luoghi della donazione e in quello post donazione e ristoro. Nel capoluogo, la sede Comunale ha indirizzato i donatori al Centro Trasfusionale, con appelli sui social e a mezzo di telefonate mirate, con le quali sono state date rassicurazioni sul fatto che l’accesso per la donazione presso il Centro Trasfusionale non esponeva ad alcun rischio di contagio”.

Tutta l’attività è stata costantemente condivisa e monitorata insieme all’Udr di Catanzaro, a Patrizia Leonardo, responsabile dei Centro Trasfusionale e, ovviamente, all’Avis Regionale Calabria. Fondamentale è stata la collaborazione di tutti e con tutti. L’Avis Provinciale di Crotone, ormai da anni, collabora con l’associazione Fratres, fornendo a quest’ultima personale e mezzi per le raccolte di sangue.