5g. Morcavallo: “nessuna speculazione pseudoscientifica, chiarezza dall’Arpacal”

Calabria Attualità

“Nei giorni scorsi abbiamo assistito all’ennesimo tentativo di speculare sul dramma del coronavirus e cioè correlare la diffusione della tecnologia 5G con la diffusione del virus.”

Lo rende noto il Capogruppo di Grande Cosenza, Enrico Morcavallo, che aggiunge: “Tutti i più importanti istituti scientifici del mondo, non italiani o europei, ma del mondo, hanno escluso qualsiasi correlazione fra lo standard di comunicazione mobile 5G e il Covid19.”

“Chi dice il contrario cita studi che sono vecchi di 40 anni, - avanza Morcavallo - oltre a far del facile terrorismo in un momento in cui invece sarebbe necessario mantenere la barra dritta. Non mi dilungo oltre su questo, ritenendo invece utile operare in un’altra direzione: chiedere alle istituzioni e a tutti gli organismi coinvolti a che punto sono e dove sono posizionate le antenne per il 5G sul nostro territorio. Sappiamo che alcuni paesi della nostra regione erano già stati selezionati per essere parte del progetto pilota al livello nazionale.”

“Vogliamo sapere a che punto siamo per quanto riguarda l’installazione in Calabria delle antenne di telefonia mobile con la tecnologia 5G. Esiste già una mappa ed una tempistica per le installazioni? Quali sono stati i criteri di selezione? È stato redatto un regolamento per la disciplina dei campi elettromagnetici? Sappiamo quali sono i livelli dei campi elettromagnetici sul territorio? È il momento di esigere massima chiarezza.” Aggiunge il Capogruppo di Grande Cosenza precisando che: “Sono domande che dobbiamo porre all’Arpacal e a chi è incaricato di occuparsi della questione per due ordini ragioni: la prima è evitare inutili speculazioni pseudo-scientifiche, la seconda è invece assicurarci che comunque queste installazioni non siano posizionate in luoghi o vicine a soggetti che potrebbero essere più a rischio, come bambini, anziani o malati.”

“La salute dei nostri concittadini è, e deve essere, il primo riferimento, la stella polare, nell’agire di tutti noi”, conclude Morcavallo.