L’altro I maggio, video manifestazione Confial con la ministra Bellanova

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Governo, territori e regioni in rete, oltre il lockdown. Sono questi i temi che la Confial Nazionale ha deciso di trattare nel corso della vide manifestazione che si terrà sulla webtv e sulla pagina Facebook dell’associazione di categoria per il I maggio.

La Confial non a rinnovare, seppure in webinar, la lotta e la difesa dei lavoratori che oggi nella guerra contro il Covid 19 sono privati della libertà di manifestare per i diritti e la dignità del lavoro e per difendere il lavoro in ogni sua eccezione, evitando che si abbassino molte saracinesche con il timore che molte non riaprano più.

Ed è proprio dalla “saracinesca abbassata” che la Confial vuole ripartire per il dopo lockdown. La così detta fase 2, per il sindacato nazionale guidato dal Segretario Generale Benedetto Di Iacovo deve fondarsi sulla prospettiva della ripresa lavorativa senza la perdita di un solo posto di lavoro. “L’evento Coronavirus ha dato scacco al sistema capitalistico mondiale ma la priorità, la bussola, la direzione devono essere la tutela della persona e del lavoro, la dignità al lavoro senza la quale non siamo nulla – dichiara Di Iacovo”.

Alla manifestazione parteciperanno: Benedetto Di Iacovo, Segretario Generale Confial Nazionale, in funzione di relatore. E’ previsto l’intervento della Ministra delle Politiche Agricole e Forestali, Teresa Bellanova.

Ne discutono in Videoconferenza: Domenico Marino, Docente di Politiche Economiche; Maurizio Ballistreri, Giuslavorista – Docente di Diritto del Lavoro; Cristina Grieco, Assessore al Lavoro -Regione Toscana; Fausto Orsomarso, Assessore al Lavoro - Regione Calabria; Claudio Di Berardino, Assessore al Lavoro - Regione Lazio; Riccardo De Corato, Assessore alla Sicurezza - Regione Lombardia; Roberto La Galla, Assessore alla Formazione e Istruzione - Regione Sicilia.

Per il Segretario Confial, “le risorse messe in campo dal Governo sono sicuramente risorse importanti ma non sufficienti a rendere il sistema sociale ed occupazionale sicuro se i provvedimenti non saranno immediati e a burocrazia zero: bisogna smettere di scaricare i costi sulle famiglie. Bisogna ripartire da una riforma della pubblica amministrazione, a cominciare da quella burocratica, con processi di velocità e snellimento che creino valori e opportunità di crescita per la società che volge verso processo di innovazione prodotti da Industria 4.0 e Intelligenza artificiale”.

Ecco che il I maggio per Di Iacovo segna l’inizio di “un nuovo progetto da sviluppare, una nuova visione del lavoro perché “il corso della storia non è lineare ma curvo e a volte circolare” e se è vero che la società corre dietro all’evoluzione, oggi bisogna ridisegnare insieme le nuove regole della “ingegneria sociale”, finora conosciuta ed applicata, per essere all’altezza di affrontare la nuova sfida di costruire una più umana globalizzazione che metta le persone, l’ambiente, la salute e il lavoro al centro, con una direzione certa da seguire”.

“Il lavoro – per Confial - si trasformerà sempre di più abbracciando la digitalizzazione, lo smart working sarà esteso o generalizzato, le Start-up e le App innovative avranno agio sul lavoro manuale, e tutto questo dovrà avvenire senza la perdita di un solo posto di lavoro e anche un solo operaio, di un solo dipendente”. E dovranno quindi cambiare “anche le relazioni industriali con nuove regole sulla rappresentanza e sulla effettiva rappresentatività delle organizzazioni sindacali, da rilevare nelle singole imprese, riformando l’art. 19 dello Statuto dei Lavoratori, per sostituire le rsa, che oggi avvengono per nomina delle OO.SS. firmatarie di contratti, con le rappresentanze sindacali unitarie (rsu) elette a partecipazione libera da parte di tutti i lavoratori".