Il Covid non ferma le truffe, anzi: sette quelle smascherate nel reggino e dieci i denunciati
Se l’emergenza epidemiologica ha cambiato molte delle abitudini dei cittadini di certo pare non abbia cambiato affatto quelle dei truffatori sempre pronti, soprattutto in momento storico, a metter in campo raggiri telefonici o via internet che consentono purtroppo facili guadagni a spese di ignare vittime di cui riescono sempre a carpire la fiducia.
Consapevoli che questo tipo di “sciacallaggio” prolifera in momenti difficili i carabinieri, in particolare quelli della Compagnia di Bianco, negli ultimi due mesi hanno alzato le antenne tant’è che, come era prevedibile, hanno smascherato ben sette truffe e, conseguenzialmente, denunciato dieci persone, spesso di altre regioni italiane.
Le vittime, che nella maggior parte dei casi scoperti hanno una età superiore ai 50 anni, sono tutte della locride, di Bianco e San Luca.
Quasi sempre la stessa anche la dinamica: ci si illude di poter fare un acquisto - ad esempio di un’auto usata, o di un mini escavatore, se non di un ciclomotore elettrico - a prezzi vantaggiosi e proposti su piattaforme di vendita online.
Pur di sfruttare l’occasione, così, viene normalmente anticipato un acconto al venditore che, però, una volta ricevuti i soldi, non solo non consegna i prodotti ma si rende anche irreperibile.
Le indagini dei Carabinieri sono state possibili grazie al coraggio e alla prontezza proprio delle vittime, che non hanno avuto difficoltà a denunciare tempestivamente la truffa subita e che rivoltisi all’Arma hanno permesso di avviare delle indagini lampo e di riuscire a risalire ai responsabili.