Ore di lavoro non svolte “garantite” dal direttore sanitario: due indagati all’ospedale di Lamezia

Catanzaro Cronaca

Decine di ore di lavoro non svolte presso l’ospedale di Lamezia Terme “coperte” dal direttore sanitario. È questo l’ennesimo caso di assenteismo sul lavoro che sarebbe stato scoperto dalla Guardia di Finanza in ambito sanitario, e che vede indagato dalla Procura di Catanzaro Rosario Tomarchio, 56enne di Soveria Mannelli addetto alle cartelle cliniche di Girifalco.

Sotto la lente dei magistrati, ora, anche il direttore sanitario dell’ospedale lametino, Antonio Gallucci, di 54 anni, il quale – secondo l’accusa – avrebbe firmato una serie di atti finalizzati al fine di agevolare Tomarchio.

L’accusa per i due è di truffa e abuso d’ufficio in concorso. Inoltre la Procura ha chiesto la sospensione dai pubblici uffici.

LE INDAGINI

Tomarchio – in base a quanto sostenuto dalle fiamme gialle - anziché svolgere il suo ruolo di addetto alle cartelle cliniche a Girifalco si sarebbe arbitrariamente assentato e a coprirlo sarebbe stato proprio Gallucci.

Nel corso delle indagini emergerebbero una serie di condotte fraudolente e, nel corso del periodo di osservazione, il Ds avrebbe firmato ben 6 disposizioni di servizio, autorizzazioni e comunicazioni volte a giustificare l’assenteismo del dipendente.

Tutto ciò - fa sapere la Gdf - al fine di attribuirgli ingiustificatamente sempre maggiore libertà e discrezionalità nella gestione dell’orario di lavoro e nella scelta del luogo dove attestare l’inizio e la fine del servizio, nel tentativo, si ipotizza, di offrirgli una solida copertura in caso di successive contestazioni da parte tanto dell’Amministrazione quanto dell’autorità giudiziaria.

Tomarchio e Gallucci verranno sentiti dal gip il prossimo 28 maggio per chiarire le loro posizioni e presentare una memoria difensiva.