Truffa a Regione Calabria, tra 18 indagati politici e dirigenti
Diciotto avvisi di conclusione indagini sono stati consegnate alle persone indagate nell’inchiesta Robin Hood, condotta sul campo dalla Finanza di Vibo e dai carabinieri del Ros.
La Procura della Repubblica ha infatti chiuso le indagini che vedono il coinvolgimento di poco meno di una ventina di persone accusate a vario titolo di truffa, estorsione aggravata dal metodo mafioso, corruzione, peculato, turbativa d'asta ed abuso d'ufficio.
Tra gli indagati c’è anche l'ex assessore regionale al Lavoro, Nazzareno Salerno (attualmente ai domiciliari); Pasqualino Ruberto, di Lamezia Terme, ex presidente di Calabria Etica, società in house della Regione Calabria; l'ex direttore generale del dipartimento regionale Lavoro Vincenzo Caserta; il funzionario di Equitalia di Vibo, Vincenzo Spasari; gli avvocati Francesco Masciari e Valerio Grillo; Damiano Zinnato, cognato del presunto boss Luigi Mancuso di Limbadi ed assunto in Calabria Etica.
Dalle indagini emergerebbe l’esistenza di un vero e proprio comitato d’affari impegnato a distrarre i fondi comunitari vincolati al progetto regionale "Credito sociale", indirizzandoli su conti correnti di società private, anche all'estero.