Oliverio sulla vicenda di Fondazione Calabria Etica
Il Presidente della Giunta regionale Mario Oliverio, subito dopo il suo insediamento, per quanto concerne la Fondazione Calabria Etica ha proceduto a nominare una prima commissione interna con lo scopo di verificare la regolarità dell’andamento di gestione dell’ente. “A seguito delle prime verifiche- informa una nota dell’Ufficio Stampa della Giunta - si è proceduto, nel febbraio 2015, alla nomina del Commissario straordinario Carmelo Barbaro ed alla contestuale revoca dell’allora Presidente Pasqualino Ruberto. Successivamente, nell’agosto 2015 la Fondazione è stata posta in liquidazione e con successiva nomina è stato conferito l’incarico di liquidatore a Valerio Donato, con il preciso mandato di condurre alla cessazione dell’Ente in piena coerenza con i principi di legalità, trasparenza ed etica condivisa.
In merito al progetto “Credito sociale”, nel programma preventivo di liquidazione del marzo 2016, l’ufficio del Commissario liquidatore ha posto subito in evidenza che le attività espletate dalla Fondazione non erano pienamente coerenti al principio di legalità. Infatti, dalle relazioni si evince che sia la Fondazione e probabilmente nemmeno CooperFin, avessero i requisiti per svolgere le funzioni di gestori del servizio finanziario affidato con decreto del Dirigente Generale n. 10380 del 28 agosto 2014.
Il Commissario liquidatore sin dal gennaio 2016 aveva conferito mandato per agire in giudizio nei confronti di CooperFin per la restituzione delle somme dovute. Infatti, dalle verifiche espletate sulla documentazione amministrativa contrabile in possesso della Fondazione, è stato accertato che la Fondazione stessa aveva trasferito a CooperFin la somma di 2,5 milioni di euro. Di dette somme solo 600 mila euro risultavano erogati a favore dei beneficiari. Le residue somme (pari ad 1,9 milioni) erano state in parte impiegate da CooperFin, (900 mila euro circa) per attività diverse da quanto previsto per la corretta gestione del fondo rotativo.
La stessa CooperFin, in una relazione richiesta dal Liquidatore dichiarava che le somme erano state erogate a terzi soggetti. Conseguentemente il Commissario liquidatore ha proceduto giudizialmente per il recupero della somma di 1,9 milioni, con decreto ingiuntivo del 15 marzo 2016, giudizio attualmente pendente davanti al Tribunale di Catanzaro”.
La Regione, pertanto, in virtù delle procedure tempestivamente avviate subito dopo l’insediamento del Presidente della Giunta Mario Oliverio, confida nel proficuo lavoro degli organi di giustizia riservandosi la determinazione di costituirsi parte civile nell’eventuale giudizio.