Flai, Fai e Uil: “Stop caporalato in Calabria. Chiesto incontro urgente ad assessore Gallo”
"Nel settore dell'agricoltura calabrese, il fenomeno del caporalato è drammaticamente reale e pervasivo. Nonostante sia stata approvata, ormai da tempo, la famosa legge 199 contro il Caporalato, ed in Calabria dal Consiglio Regionale la legge 3/2016 contro lo sfruttamento, ancora oggi si registrano casi sparsi un po’ ovunque lungo le campagne della punta dello Stivale. Ciò, a nostro avviso, dimostra che prima ancora della repressione di questi biechi reati contro l’uomo, ci sia bisogno necessariamente di dotarsi di strumenti ed iniziative utili a prevenirli." - È quanto scrivono in una nota stampa Bruno Costa, Segr. Flai-Cgil Calabria; Michele Sapia, Segr. Fai-Cisl Calabria e Nino Merlino, Segr. Uila-Uil Calabria -
"Da anni, - si legge - unitariamente come sindacati di categoria, Flai-Cgil, Fai-Cisl e Uila-Uil, denunciamo con forza come le condizioni dei lavoratori agricoli, soprattutto se migranti, siano caratterizzate da precarietà o sfruttamento. Una drammatica realtà, questa, che è una delle vere questioni democratiche del nostro Paese. Con l’inserimento nel Decreto “Rilancio” della norma per la regolarizzazione dei migranti, si è scritta una significativa pagina per la storia di questo Paese, e non solo sul piano politico, ma anche su quello umano e sociale. Ma solo questo non può bastare: il lavoro si deve necessariamente basare sulla garanzia dei diritti e sulle tutele, in maniera equa e sostenibile."
"Da molto tempo chiediamo con forza, al Governo Regionale, - si legge ancora - interventi e risposte adeguate per far esprimere tutte le potenzialità di un settore trainante dell’economia e dello sviluppo dei territori calabrese, quello dell’agro-industria. Partendo, appunto, dal rafforzare, valorizzare ed incentivare la rete del lavoro agricolo di qualità, dalla piena applicazione della Legge 199/2016, istituendo collocamento pubblico in agricoltura per sconfiggere il caporalato ed agevolare l’incontro tra domanda e offerta di lavoro, incrementando i controlli sui territori."
"Per tutte queste ragioni, ed in maniera unitaria e convinta, - concludono i sindacalisti - abbiamo avanzato all’assessore regionale alle Politiche Agricole, Gianluca Gallo, una richiesta di incontro urgente, da svolgersi anche in video conferenza, al fine di concretizzare percorsi virtuosi e condivisi finalizzati a contrastare ogni forma di sfruttamento della persona e del lavoro nel settore agricolo. Vogliamo sperare che la sensibilità politica e umana dell’assessore, ci garantisca un rapido riscontro alla nostra richiesta."