Una giovane studentessa lametina alla “Cucù Parade” di Matera

Catanzaro Attualità

Valentina Maria Francesca Falvo, alunna del Liceo Artistico “F. Fiorentino” di Lamezia Terme, è la più giovane artista del Concorso “Cucù Parade”, promosso dalla Pro Loco di Matera “Tra Cultura, Storia e Tradizione”, con il sostegno della Regione Basilicata, il supporto della Provincia di Matera.

La giovane artista, iscritta al quarto anno del Liceo Artistico, è tra i protagonisti della prima edizione del Concorso. Dopo la sospensione a causa del covid-19, ha potuto realizzare la sua opera “L’evoluzione della tradizione: impermanenza dell’azione”, lavorando davanti al Palazzo della Provincia dal 12 al 18 giugno, su una statua in EPS alta circa 170 centimetri.

Una bella esperienza. – dice Francesca – Il lavoro all’aperto ha attirato la curiosità dei passanti che hanno assistito passo passo alla realizzazione del lavoro”.

A sostenere l’iniziativa anche il Presidente della Provincia di Matera, Piero Marrese, che ha voluto incontrare Francesca Falvo, per complimentarsi con l’autrice dell’opera. Quest’ultima rimarrà esposta davanti al Palazzo Provinciale fino a metà agosto.

Soddisfatto del risultato anche il docente Giuseppe Antonio Stillo, il quale ha sostenuto e accompagnato l’alunna dalla presentazione della candidatura al concorso fino alla completa realizzazione dell’opera. “È importante sottolineare che Francesca Falvo è la più giovane artista del concorso ed è riuscita, con la sua proposta ed alla sua prima esperienza, a classificarsi al quinto posto su ventisei artisti, molti dei quali già affermati. – Afferma il docente – Si tratta di un importante riconoscimento ottenuto a livello nazionale. Certo non costituisce un traguardo raggiunto, ma il punto di partenza per un lungo percorso artistico”.

La proposta decorativa di Valentina Maria Francesca Falvo è un connubio tra gli aspetti caratteristici della tradizione e gli elementi che compongono il mandala, soggetto ricorrente nella sua ricerca artistica.

Nella decorazione tradizionale del cucù, infatti, ritroviamo gli stessi colori utilizzati nella tradizione tibetana che rappresentano i 5 elementi che compongono il nostro universo: la terra, giallo; l’acqua, bianco; il fuoco, rosso; l’aria, verde; lo spazio, blu.

La decorazione, che la giovane artista ha deciso di realizzare, è la sintesi tra le due tradizioni; è un’evoluzione delle pennellate colorate utilizzate per la decorazione del cucù, rese attraverso le linee geometriche, simmetriche e circolari che caratterizzano il mandala.

Le ombre ed i volumi sono resi attraverso la tecnica del puntinismo: il punto, primo elemento della grammatica visiva, suggerisce un senso di stabilità ed equilibrio e, allo stesso tempo, attraverso l'aggregazione, la rarefazione e la discontinuità, esprime la tridimensionalità del decoro.

Linee, punti, tratteggi, elementi semplici generano forme apparentemente più complicate: una specie di mappa interiore che serve a guidare l’osservatore in un percorso di crescita personale, mediante il quale è possibile far emergere e tradurre in colore le emozioni, le sensazioni e le nuove idee, al fine di costruire o ricostruire il proprio equilibrio interiore.


La Cucù Parade, promuovere nuove forme d’arte e di diffusione della cultura e delle tradizioni locali attraverso forme di Land art innovative e di forte impatto emotivo. La volontà, nello specifico, è quella di creare un percorso fatto di statue, totem descrittivi dell’opera e dell’artista all’interno della città per stravolgere l’idea del quotidiano e trasformare il paese in una galleria d’arte a cielo aperto.

L’idea di fondo che ha spinto Renato Favilli alla creazione del concorso, è “la reinvenzione di spazi urbani classici con l’inserimento di statue in vetroresina, personalizzate dagli artisti, rendendo la quotidianità un tuffo verso la spazializzazione del bello”.