Rifiuti centro Covid a Riace, la Cgil: “Si ledono i dettami costituzionali ed umanitari”
I Segretari Generali della Cgil Calabria e della Cgil Reggio Calabria – Locri, rispettivamente Angelo Sposato e Gregorio Pititto, esprimono totale sconcerto e disappunto rispetto alle decisioni assunte dal sindaco di Riace, Tonino Trifoli, contrario all’invito di Prefettura ed Asl di porre in quarantena dei migranti positivi o presunti tali, al Covid 19, nell’ex Hotel Stella Marina sito, appunto, nel comune di Riace.
“Riace è paese la cui notorietà è stata sempre legata all’accoglienza, diventandone un modello a livello mondiale grazie all’instancabile attività del suo storico sindaco Mimmo Lucano con il quale la Camera del Lavoro della CGIL Reggio Calabria- Locri ha realizzato costantemente iniziative e progetti volti a sostenere e rafforzare un modello di accoglienza ed integrazione certamente paradigmatico”.
La Cgil che si dice “impegnata nel contrastare le tensioni diffuse nei territori ed alimentate da un “sentimento” di chiusura verso l’altro che rischia di minare alle fondamenta la democrazia e la convivenza civile nel nostro Paese e in Europa sostiene Sposato”. Dunque la risposta negativa del primo cittadino di Riace, Tonino Trifoli ad una richiesta di aiuto, è per la Cgil “un atto grave in cui in cui vengono lesi i dettami costituzionali ed umanitari secondo i due segretari”.
“Certamente la nostra già prevista apertura di una Camera del Lavoro a Riace, sarà d’aiuto ad una politica dell’accoglienza e del rispetto dell’altro, perché presidio costante dei bisogni di tutti , nessuno escluso. Questo dunque sarà il nostro immediato contributo per contrastare ed arginare i possibili effetti di un’azione riprovevole concludono i segretari”.