Nel solaio un arsenale da guerra, arrestati madre e figlio

Reggio Calabria Cronaca

Gli investigatori lo hanno definito come un vero e proprio arsenale: numerose armi tra le quali un mitragliatore militare da guerra, tre fucili, altrettante pistole e un totale di circa 220 munizioni di vario calibro.

Armi che - solitamente in dotazione agli eserciti del primo e secondo conflitto mondiale - erano nascoste nel solaio di un immobile nella frazione Lubrichi di Santa Cristina d’Aspromonte.

A fare la scoperta sono stati i Carabinieri della Compagnia di Palmi e dello Squadrone Eliportato Cacciatori “Calabria” che dalle prime ore di mercoledì hanno messo in campo una task force impegnata proprio nel contrasto alla detenzione illecita di armi e munizioni che, come da prassi ormai consolidata, soprattutto tra la criminalità dell’area aspromontana, vengono di solito nascoste all’interno di fondi agricoli e abitazioni per essere poi recuperate al momento del bisogno.

Nell’ambito di questa operazione sono stati sottoposti a perquisizione vari terreni e case della zona, tra cui quella di un 37enne, Giuseppe Scarcella, e della madre 60enne, Anna Gallo, proprietari di vari immobili, ed in uno di questi, appunto, è stato scovato l’arsenale.

Le armi, in un ottimo stato di conservazione e pronte all’uso, tanto che alcune erano anche col caricatore pieno, e le munizioni sono state sequestrate e custodite in attesa di altri accertamenti del caso. Madre e figlio, invece, sono finiti in arresto