Controlli nel reggino: scoperto un arsenale d’armi, due arresti
I carabinieri del comando provinciale di Reggio Calabria hanno compiuto una vasta operazione di controllo straordinario del territorio finalizzata alla repressione dei reati di detenzione illegale di armi e munizioni scoprendno Un vero e proprio arsenale composto da decine di fucili, pistole e migliaia di munizioni. Il controllo ha interessato in particolare il territorio nel centro cittadino e la frazione Catona. Due gli arresti in flagranza di reato per detenzione di armi clandestine e munizioni.
Il servizio si inquadra in una più ampia attività disposta sull’intero territorio provinciale dal Comando Provinciale dei Carabinieri di Reggio Calabria d’intesa con il prefetto Sammartino. Al servizio hanno partecipato centinaia di uomini di tutte le componenti territoriali e speciali dell’Arma. I militari del Nucleo operativo e Radiomobile, delle stazioni carabinieri, sono stati coadiuvati dalle unità cinofile per la ricerca di armi ed esplosivo. Numerosi i controlli agli esercizi pubblici, decine le perquisizioni di abitazioni eseguite, centinaia i controlli di persone e mezzi, in particolare di soggetti di interesse operativo e sottoposti a misure restrittive. La finalità del servizio era principalmente quella della intensificazione del controllo del territorio per arginare e reprimere i fenomeni delittuosi che attanagliano i cittadini.
Nel corso del servizio, grazie all’impegno e al livello di professionalità del personale impiegato sono stati ottenuti risultati particolarmente significativi. I militari dell’Aliquota radiomobile, impegnati in una serie di controlli agli esercizi pubblici, hanno concentrato l’attenzione su una rivendita di frutta e verdura. Il controllo, inizialmente finalizzato ad accertare la regolarità amministrativa e sanitaria, si è tradotto in una perquisizione del negozio. Il commerciante, di fronte alle richieste dei militari di fornire la documentazione amministrativa che gli consentisse di manipolare alimenti, ha mostrato degli evidenti segni di nervosismo, e a quel punto si è deciso di approfondire il controllo. Grazie alla immediata disponibilità dell’unità cinofila del Nucleo di Vibo Valentia, è stato sottoposto ad un accurato controllo l’esercizio pubblico.
L’abilità del cane da armi ed esplosivo Emor ha consentito di rilevare delle anomalie all’interno della cella frigorifera. Infatti i militari, dopo averla svuotata da tutta la frutta e verdura presente, hanno fatto entrare il cane il quale all’improvviso, giunto al centro della cella, ha iniziato a saltare come se avvertisse qualcosa proveniente dal soffitto. A quel punto, insospettiti dal comportamento del cane, hanno effettuato una perquisizione, notando l’esistenza di una intercapedine tra la copertura della cella e il solaio. Nel locale così ricavato venivano scoperti alcuni involucri. L’uomo prima ancora di aprirli, ha dichiarato che vi erano nascoste armi e munizioni e, compresa la gravità della situazione, ha invitato i militari ad arrestarlo.
Il controllo dei contenitori ha consentito di rinvenire una pistola calibro 9 con matricola abrasa con già inserito il caricatore completo con n. 15 cartucce calibro 9x21, un fucile calibro 12 con matricola abrasa, decine di cartucce per fucile a pallettoni, circa 130 cartucce calibro 9x21. Il commerciante, Antonino Ficara, reggino, quarantasettenne, incensurato, è stato tratto in arresto in flagranza di reato per detenzione illecita di armi clandestine e munizioni e il materiale sottoposto a sequestro.
ALTRO BRILLANTE RISULTATO è stato conseguito sempre dai militari del Norm-Aliquota Radiomobile, i quali, nel controllo di un’area particolarmente sensibile della frazione Catona, hanno operato delle perquisizioni in abitazioni. L’attenzione è stata posta su una casa in disuso già utilizzata come abitazione da una famiglia del luogo. A quel punto, i militari hanno proceduto al controllo, insieme al proprietario. Le ricerche sono state rese difficoltose dal fatto che nell'immobile vi erano macerie e travi ovunque, ciononostante i militari non si sono scoraggiati e continuando hanno scoperto, nascosto sotto alcune travi, un cofanetto di colore rosso ed all’interno una pistola marca Beretta con matricola abrasa con il relativo caricatore e munizionamento, 6 cartucce calibro 6,35. L’uomo, Dario Cotroneo, ventiseienne di Reggio Calabria, incensurato, è stato arrestato per detenzione illegale di arma clandestina e di munizioni ed il materiale sottoposto a sequestro.
A CONDUFORI , invece, i carabinieri della compagnia di Melito Porto Salvo hanno scoperto un arsenale composto da un significativo quantitativo di armi e munizioni di elevato potenziale. Nel dettaglio, nel corso della mattina del 17 giugno scorso, i Carabinieri di Condofuri San Carlo (Rc) insieme al personale dello Squadrone Eliportato Cacciatori del Gruppo Operativo “Calabria” di Vibo Valentia, hanno proceduto a dei rastrellamenti nelle zone boschive e fitte di vegetazione. In località Mazzabarone, agro del Comune di Condofuri, in un'area demaniale, i militari sono stati attratti da uno strano mattone nascosto tra dei rovi, ginestre e felci. Il laterizio seriva per chiudere una buca contenente tre tubi in pvc, ricoperti a loro volta da una guaina catramata deputata ad impedire il contatto diretto con il terreno. I tubi, invece, erano stati tappati con dei veri e propri coperchi di secchi, verosimilmente utilizzati per fini alimentari. All’interno dei tubi, isolati con panni e stoffe, venivano ritrovate le armi e munizioni, alcune contenute nelle loro custodie: una carabina Ruger cal. 22; 104 cartucce marca American Eagle cal.223; un fucile mitragliatore mod. AK-47 (kalashnikov) cal. 556 con matricola punzonata e comprensivo di 3 caricatori; una pistola mitragliatrice Norinco mod.320 (Uzi) cal. 9 con matricola punzonata; un fucile canna mozza Benelli cal. 12 con matricola punzonata; un fucile sovrapposto Beretta cal. 12, matricola abrasa; un fucile semiautomatico Beretta mod. a302 cal. 12, matricola punzonata. Tutte le armi, in ottimo stato di conservazione, sono state sottoposte a sequestro. Sono in corso ulteriori indagini per chiarire la provenienza delle stesse.
A CIMINÀ i carabinieri di Locri hanno scoperto un arsenale, composto da armi e munizioni, nella mattina del 18 giugno. I militari della Stazione di Sant’Ilario dello Jonio con il personale dello Squadrone Eliportato Cacciatori del Gruppo Operativo “Calabria” di Vibo Valentia, hanno trovato, abilmente occultate tra la fitta vegetazione, armi, munizioni e sostanze stupefacenti: un fucile da caccia automatico cal.12 con matricola punzonata, privo di marca e modello; un fucile da caccia automatico cal.12 marca Franchi modello Prestige, con matricola punzonata; un fucile da caccia soprapposto cal.12, matricola punzonata privo di marca e modello; un fucile a tamburo, privo di marca, modello e matricola; un fucile monocanna cal. 28 marca Beretta matricola b1610; un fucile avancarica privo di marca, modello e matricola; un fucile avancarica cal. 18, privo di marca, modello e matricola; un fucile avancarica cal.18 con cani esterni e privo di marca, modello e matricola; un fucile avancarica cal.16, privo di marca, modello e matricola; 298 munizioni di vario calibro; 38 grammi di canapa indiana essiccata; un bilancino di precisione marca Daemond da 0 a 500 grammi.