Consiglio comunale Cariati, forze ordine bloccano irruzione
"Massime solidarietà e vicinanza ai residenti ed agli ospiti, soprattutto agli operatori turistici e commerciali che hanno subito disagi e danni e che sicuramente hanno tutto il sacrosanto diritto di esigere, nelle forme previste, l’accertamento delle responsabilità e quanto sarà loro riconosciuto nelle sedi competenti. – Totale sconoscenza, da parte dell’Amministrazione Comunale ed al protocollo dell’ente, dei presunti documenti della società affidataria del servizio, relativi alle stazioni di sollevamento dell’impianto fognario, fatti circolare sui media col solo obiettivo di disinformare, strumentalizzare ed alimentare odio sociale ai danni del Sindaco e della Giunta Municipale. – Reiterata omissione di riscontro da parte di tutti i soggetti coinvolti e competenti alle ripetute e documentate richieste che per mesi Sindaco e gli assessori hanno fatto sollecitando la verifica del funzionamento dei servizi essenziali, in modo particolare delle rete fognaria. – Gravissimo comportamento delle opposizioni che, pur di fronte all’ultima documentata ed ingiustificabile inottemperanza della società affidataria ordinata dall’ente ad intervenire in emergenza per gli sversamenti a Contarda Villari, persevera in quella che ormai sembra anche di più di una difesa d’ufficio della ditta incaricata, tentando di processare Sindaco e assessori col turpiloquio."
Sono stati, questi, i principali passaggi spiegati e ribaditi dall’Amministrazione Comunale di Cariati nella conferenza stampa convocata e svoltasi a seguito dell’ennesimo abbandono dell’aula consiliare da parte degli stessi consiglieri di minoranza che soltanto qualche giorno prima, con gli ormai noti obiettivi di strumentalizzazione e di imbarbarimento del confronto civile, democratico e pluralista, avevano richiesto di poter discutere in una seduta ad hoc delle gravi conseguenze determinatesi a seguito del malfunzionamento degli impianti fognari. Un copione penoso ormai noto a tutti.
"Ciò che è ancora più grave – fa sapere l’Amministrazione Comunale – è quanto accaduto nel corso della seduta di ieri (giovedì 20 agosto), allorquando nella sala consiliare ospitata nel Centro Sociale, i lavori sono stati bruscamente e violentemente interrotti dall’ingresso, con toni e parole volgari, offensive, violente ed esplicitamente minacciose di un cittadino, identificato dalle forze dell’ordine quale Francesco Crescente collegato da rapporti di diretta parentela con la consigliera di minoranza, Maria Crescente."
"Ad aggravare ulteriormente l’atmosfera pesantissima ed il clima di inaudita ed inaccettabile violenza verbale, di aperta violazione delle prerogative dei consiglieri di confrontarsi civilmente nella sede a ciò deputata e di lesione della dignità personale e politica dell’Esecutivo e dei consiglieri di maggioranza divenuti bersaglio di ogni contumelia sono stati e restano il silenzio e l’assoluta mancanza di presa di posizione in merito dei gruppi di opposizione. – Nel ringraziare le forze dell’ordine per il loro intervento si ribadisce anche in questa occasione la richiesta di fare piena luce sulla documentata offesa arrecata a tutto il Consiglio Comunale ed alla Città."
"Quella subita dalle istituzioni pubbliche e dall’intera comunità nella giornata di ieri – aggiunge l’Amministrazione Comunale – è destinata a rappresentare purtroppo una delle pagine più buie e vergognose della vita sociale e politica cittadina, in un crescendo di atteggiamenti irresponsabili di procurato allarme, di denigrazione sistematica sui media e di istigazione alla violenza verbale che è sempre anticamera di quella fisica."
"Tutto ciò – concludono – è con ogni evidenza figlio legittimo dell’immaturità politica di quanti, ripetutamente bocciati dalle urne, disconoscono l’ABC della democrazia, rifiutano sistematicamente il confronto nel merito di tutti i problemi nelle sedi deputate da cui fuggono e si dimostrano, quindi, del tutto incapaci di svolgere con dignità, intelligenza e visione quello stesso ruolo di minoranza, di controllo e di proposta loro richiesto dalla cittadinanza e che tale, di minoranza sociale e politica, resterà fino alla fine naturale del legittimo mandato amministrativo del Sindaco Filomena Greco."