Legambiente, raccolti a Marano circa 200 pfu

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E' partita da Marano Principato la campagna nazionale di Legambiente “Puliamo il mondo”, che costituisce l’edizione italiana del grande appuntamento internazionale di volontariato ambientale “Clean up the world”.

I volontari del circolo di Legambiente Serre Cosentine e degli altri circoli calabresi, hanno recuperato circa 200 PFU ( pneumatici fuori uso) abbandonati nel bosco da avviare al corretto smaltimento attraverso gli impianti di recupero e riciclo grazie alla collaborazione di Ecotyre.

L'iniziativa si è svolta con il supporto fondamentale dell'Amministrazione comunale di Marano Principato ed alla presenza dell'assessore Fabio Trozzo. Presenti, tra gli altri, oltre al presidente del circolo Serre Cosentine, Andrea Azzinnaro, i Dirigenti nazionali Laura Brambilla ed Emilio Bianco, la presidente di Legambiente Calabria, Anna Parretta, e la Direttrice Caterina Cristofaro.

"La campagna di Legambiente vuole contribuire a combattere l’illegalità diffusa costituita dagli abbandoni di pneumatici fuori uso i cosiddetti PFU, sia in aree pubbliche che private" dichiara il presidente di Legambiente Calabria che ha quindi proseguito che “l'abbandono dei PFU crea un grande problema ambientale perché a causa della composizione dei materiali occorrono oltre 1000 anni per la loro totale biodegradabilità. Inoltre l’abbandono nell’ambiente comporta il crearsi al loro interno, di ristagni d'acqua con proliferazione di insetti e rischio di infezioni senza contare che se bruciati sprigionano gas tossici nell’atmosfera rilasciando metalli pesanti e benzene con gravissimo danno per la salute umana.

Al contrario il corretto smaltimento del pneumatico esausto, attraverso gli impianti di recupero ne comporta il riciclo lo trasforma in una preziosa ‘materia prima seconda’ che può essere utilizzata per produrre vari materiali come ad esempio pavimentazioni stradali o arredi urbani e persino accessori per l’abbigliamento come borse o cinture con grandi benefici anche dal punto di vista economico.

Occorre agire in un’ottica preventiva, operare controlli molto approfonditi per evitare quelli che sono veri e propri crimini, i cui responsabili rimangono, purtroppo, molto spesso, impuniti. Sono quindi necessari controlli alla fonte, sui produttori, installatori e trasportatori, che facciano rispettare le regole, con gli strumenti efficaci che la normativa, ad esempio attraverso la verifica dei registri di carico e scarico e l’ incrocio con i documenti contabili di acquisto, ispezioni dei depositi temporanei delle aree di stoccaggio, acquisizione dei formulari di trasporti rifiuti.

Infatti, l’abbandono illegale degli pneumatici, una volta compiuto, diventa un problema non solo ambientale ma anche per le casse dei Comuni, chiamati a rimuoverli tempestivamente a proprie spese, quindi a spese di tutta la collettività, con la speranza di poter poi recuperare il costo dell’operazione all’autore dell’abbandono se mai verrà identificato in seguito alle indagini".