Il Consiglio dei ministri, la Prefettura e l’arte di render difficile il facile attraverso l’inutile

Calabria Attualità

Quando si presenta un evento storico come un Consiglio dei Ministri straordinario nella nostra terra, per noi che facciamo questo mestiere è di primaria, fondamentale importanza riuscire a dare in tempo reale tutte quelle notizie che i nostri "editori", cioè le migliaia di lettori, ci chiedono e ci impongono.

Tra l'altro "campiamo" anche di questo!

Ci si aspetta così che chi è demandato a renderci facile il compito non complichi più del dovuto questo diritto-dovere altrimenti induce in noi, diffidenti da generazioni, la tentazione di credere che le cose non capitino per caso ma che seguano una loro logica. Contorta o no poco importa.

Sta di fatto che nonostante due comunicazioni ufficiali, con tanto di ricevute di ritorno, ed un rassicurante incontro istituzionale nell'ufficio di governo territoriale, all'ultimo minuto e dopo centinaia di chilometri di trasferta due giornalisti della nostra testata si ritrovino il loro nome e cognome in un elenco di "accreditati" ma poi stranamente depennati da un tratto rosso che tanto odora di censura "simil-staliniana". Spero di sbagliarmi.

Nessuna spiegazione ufficiale: d'altronde il Governo governa, non da spiegazioni.

Il giornalista però informa e se s'incazza perché gliene viene vietato il diritto allora se ne "sbatte" del Governo e alza la voce.

La chiudo qui, per ora!, ma con un aforisma scoperto parecchi anni fa sotto la naja e che calza a pennello: "l'arte di render difficile il facile attraverso l'inutile".

Buon lavoro ministri.

Vincenzo Ruggiero