Operazione Jonny. Maxi evasione da 22milioni, sigilli ad azienda crotonese di gaming
Avrebbe sottratto al fisco oltre 22 milioni di euro: questa la tesi dei finanzieri di Crotone che al termine di una complessa attività di polizia economico-finanziaria, ritengono di aver scoperto una maxi evasione fiscale da parte di una società, la Kroton Games di Di Gennaro Giuseppe & C. Sas, che opera nel settore delle scommesse e del noleggio di apparecchi da divertimento e intrattenimento, più semplicemente le slot machines.
L’azienda dal 2017 è in amministrazione giudiziaria. Nell’ambito della nota operazione “Jonny” (QUI) le fiamme gialle crotonesi arrivarono a ipotizzare infatti che la locale di ‘ndrangheta di Isola di Capo Rizzuto, capeggiata dalla cosca Arena, tramite la Centurion Bet Ltd, una società bookmaker maltese che forniva le piattaforme di gioco on-line alla Kroton Games, avrebbe acquisito una “posizione dominante” nel settore del gaming nella città pitagorica e nel suo hinterland, alterando gli equilibri concorrenziali, precludendo l’accesso ad altri operatori commerciali e generando degli enormi profitti per la ‘ndrangheta.
Gli investigatori hanno analizzato la contabilità “in nero” ritrovata tra la documentazione sequestrata e svolgendo altre indagini finanziarie credono di aver ricostruito il volume d’affare della Kroton Games dal 2014 al 2017, considerato totalmente nascosto al fisco.
L’operazione si è così conclusa con la denuncia alla Procura di quattro soci dell’azienda, Giuseppe Di Gennaro (25 anni), Emanuela D’Alfonso (46), Francesco Romano (38) e Teresa Scerra (65), ai quali sono stati contestati i reati di omessa ed infedele dichiarazione ai fini delle imposte sui redditi e dell’Iva.
Su richiesta del Sostituto Ines Bellesi, che ha coordinato le indagini, il Giudice per le Indagini Preliminari, Michele Ciociola, ha disposto il sequestro di beni e disponibilità finanziarie per 14 milioni di euro, che le fiamme gialle stanno eseguendo in queste ore.