Porto di Crotone. Iniziati i lavori per il Piano regolatore
Sono entrati nel vivo i lavori per la redazione del Piano regolatore del Porto di Crotone. Questa mattina l’Autorità portuale di Gioia Tauro e della Calabria, che estende la sua circoscrizione allo scalo crotonese, dopo aver formulato l’impegno economico relativo all’elaborazione del Piano Regolatore Portuale per un importo pari a 313 mila euro, ha riunito il Tavolo istituzionale, che include i vari Enti territoriali, per presentare la prima fase operativa in vista dell’elaborazione del Prp. Lo scopo dell’incontro è stato quello di fornire il quadro conoscitivo dello stato attuale dell’area portuale e dei suoi dintorni in modo da confrontarsi, sinergicamente, con i vari Enti in un sistema di crescita integrata dell’intero territorio. Alla presenza del neo Segretario Generale avv. Salvatore Silvestri, che ha sottolineato “l’importanza dell’incontro per il futuro strategico del porto e della città di Crotone”, si sono seduti allo stesso tavolo, nei locali dell’Autorità portuale, la vicepresidente della Giunta regionale Antonella Stasi; il sindaco del Comune di Crotone Giuseppe Vallone; il presidente della Camera di Commercio Fortunato Roberto Salerno; il comandante della Capitaneria di Porto, capitano di vascello Nicola Freda, il funzionario del Genio Civile – Opere marittime ing. Giovanni Barone e la società incaricata alla redazione tecnica del Piano la RTI: Idrotec-Viola-Soil. Secondo quanto stabilito dall’art 5 della legge 84/94, il Piano regolatore portuale assume un funzione urbanistica e definisce l’assetto complessivo del porto “comprese le aree destinate alla produzione industriale, all’attività cantieristica e alle infrastrutture stradali e ferroviarie. Individua, altresì, le caratteristiche e la destinazione funzionale delle aree interessate”. In questa nuova veste, quindi, il Prp è uno strumento di pianificazione più articolato e innovativo rispetto ai piani regolatori predisposti prima del 1994 che erano dei semplici elenchi di opere da eseguire, spesso senza indicazione degli obiettivi, la funzionalità e l’uso delle banchine e delle aree portuali. Al centro dell’incontro, quindi, vi è stata la presentazione del quadro sintetico redatto dalla Società incaricata e aggiudicataria della gara pubblica che, in base alle “Linee Guida” definite dall’Autorità portuale e dopo aver raccolto i piani operativi e finanziari già adottati dagli altri Enti territoriali, ha predisposto le basi programmatiche da cui partire. Dal Tavolo istituzionale di oggi sono stati, altresì, raccolti nuovi contributi espressi dai presenti all’incontro e dalla società, istituita di recente tra il Comune di Crotone e la Camera di Commercio e denominata Marina di Crotone, al fine di raggiungere una comune visione di crescita in modo da armonizzare la programmazione portuale e dei dintorni. Non a caso il porto di Crotone si configura come un tipico scalo urbano. E’ nato insieme al primo nucleo cittadino e si trova ai piedi del promontorio sul quale si sviluppa il centro storico. Tra gli obiettivi preposti alla base dello sviluppo portuale e indicati nelle “Linee Guida”, definite dall’Autorità portuale, saltano agli occhi alcuni interventi strategici a garanzia dello sviluppo portuale e dell’intero territorio al fine di migliorarne le sue naturali potenzialità. Tra le infrastrutture più importanti da realizzare vi è un terminal-traghetti per l’attracco di navi passeggere con annessi servizi; un comparto per la cantieristica con nuove strutture destinate alle manutenzioni navali nonché alla costruzione e al rimessaggio di imbarcazioni di piccolo e medio tonnellaggio; la razionalizzazione dell’aree per merci rinfuse e solide e sistemi per lo stoccaggio e la lavorazione delle merci; il completamento dell’ampliamento del porto Nuovo con la realizzazione di banchine e piazzali operativi polifunzionali a supporto anche di attività di logistica integrata e di trasporto intermodale; l’ampliamento e la messa in sicurezza della bacino del porto Vecchio con aumento dei posti di ormeggio per il diportismo e la piccola pesca in sinergia con la programmazione della Società Marina di Crotone; la realizzazione di un’area passeggeri con accosti per unità adibite a collegamenti marittimi con la Grecia e per navi da crociera; la realizzazione di un’area servizi con la costruzione del centro direzionale ed altre infrastrutture per attività terziarie (ricreative e ludiche, scientifiche e di ricerca, commerciali, di ristorazione, di accoglienza e promozione turistica); l’adeguamento della viabilità e la creazione del cosiddetto “Motore Tripolare”; non ultimo la creazione di un binario per l’interscambio diretto nave/ferrovia anche a supporto dell’attivazione di servizi di interporto nelle aree retroportuali. Nella redazione del Piano, l’Autorità portuale punterà, nell’ambito delle sue specifiche competenze e in base alla propria programmazione, a recepire e a integrare i piani di intervento che la società Marina di Crotone e gli altri Enti stanno predisponendo in una visione complessiva e unitaria. Capace di imprimere alla città e al porto un carattere riconoscibile che tenga conto sia delle origini storiche che della loro evoluzione. L’obiettivo strategico è quello di permettere allo scalo portuale di rivestire il suo peculiare ruolo di traino nella crescita del Crotonese e della Regione. Dichiarazione vicepresidente Giunta regionale Antonella Stasi : “Il porto di Crotone ha un ruolo importante nell’ottica della programmazione che la Regione Calabria sta conducendo sulla nuova portualità calabrese. E’ un porto già esistente con le sue infrastrutture per cui sono poche le opere che serviranno alla sua ottimizzazione. E’ un fatto grave che sia stato inutilizzato sia dal punto di vista turistico che commerciale. Oggi le cose stanno cambiando e, in questo percorso, l’Autorità portuale ha dato grande impulso accompagnata dalla Regione Calabria. Il Piano regolatore portuale sarà uno strumento fondamentale ma dovrà essere redatto in breve tempo così come, in breve tempo, sono giunti i fondi regionali dalla rimodulazione dei fondi Por e Fas. Ci sono, quindi, tutti gli ingredienti affinchè questa ricetta venga fuori nel miglior modo possibile. Del resto, il porto di Crotone è stato definito una potenzialità inespressa delle attività diportistiche a livello nazionale”. Dichiarazione del Sindaco di Crotone, Peppino Vallone: “L’incontro di oggi è stato molto importante perché, da tempo, ripetiamo che il Piano regolatore portuale è un’occasione per la città e il territorio. Ringrazio l’Autorità portuale per l’attenzione che mostra verso il porto e la città di Crotone. Oggi è stato avviato un ragionamento interessante che ci condurrà a disegnare le opportunità del porto che, certamente, nei giorni prossimi avrà ulteriori momenti di confronto. Del resto la redazione del Piano regolatore portuale è una delle attività che noi abbiamo ritenuto prioritaria insieme all’Autorità portuale ritenendo che l’attuale Prp sia superato dagli eventi e dalla storia cittadina. Avere, oggi, questa opportunità servirà a segnare un momento di sviluppo fondamentale per la città e per il territorio.