Nuovo Dpcm, Spirlì: “Confronto con Regioni inutile, al Governo manca il buonsenso”
“Assolutamente inutile”. Con queste parole il presidente facente funzioni della Regione Calabria, Nino Spirlì, bolla il confronto in Conferenza Stato-Regioni sulle regole per affrontare la nuova emergenza Covid.
“In conferenza … - sostiene lo stesso Spirlì - abbiamo chiesto a gran voce di non mortificare gli italiani. Ma per questo Governo, probabilmente, il buonsenso è una colpa”.
Per il presidente della Regione, dunque, “l’incapacità” di questo esecutivo “di ascoltare la voce dei territori e le urgenze di tutte le categorie sociali e produttive non solo sorprende, ma offende il senso di unità nazionale di cui tutti gli italiani, oggi, hanno assolutamente bisogno”.
Così per il facente funzioni “mentre, con belle parole, il presidente del Consiglio e i suoi ministri chiedono, appunto, una nuova unità nazionale, al chiuso del Palazzo la umiliano fino al punto di privarla di ogni possibilità di vita futura”.
Accenna dunque al “quadro sociale e politico” che per Spirlì “è davvero drammatico. Purtroppo, decine di migliaia di imprese rischiano di morire inutilmente. Per ore e giorni, abbiamo tentato, purtroppo invano, di convincere l'esecutivo a non chiudere l'Italia. Ma quello che è venuto fuori è una finta vita e una vera morte”.
E si riferisce a “quelle categorie di lavoratori che avrebbero trovato ristoro alle proprie fatiche se solo avessimo consentito lo svolgimento delle attività nelle ore più consone a ciascuna professione. Mi chiedo quali esperti abbiano individuato il luogo del contagio nella controllata e rispettosa convivialità. Mi chiedo quali studi abbiano acclarato che i teatri, i luoghi dell'arte e dello sport - che seguono, già dal primo allarme, tutte le indicazioni governative con rispetto e rigore - possano essere una minaccia alla salute pubblica”.