Visite ambulatoriali, Cgil: “Garantire i servizi non emergenziali”
Ripristinare i “servizi non emergenziali e di prevenzione” inibiti con l’ultima ordinanza regionale. È la richiesta della federazione Medici Calabria di Fp Cgil, che con una nota firmata da Francesco Masotti e Alessandra Baldari chiedono al governo regionale di garantire anche i servizi non urgenti.
Il provvedimento avrebbe il merito di “non intasare ulteriormente gli ospedali”, ma viene definito come uno “specchietto per le allodole”, in quanto sarebbe necessario “garantire i servizi non emergenziali e di prevenzione attraverso la sanità territoriale laddove invece agli ospedali è riservato il compito di curare gli acuti”.
Il rischio che comporta tale decisione è quello di vedere aggravate patologie che necessitano cure e risposte terapeutiche, ma anche l’orientamento dei cittadini in centri privati “creando ancora una volta discriminazioni sulla base di censo e di reddito”.
I sindacalisti dunque tornano a richiedere “una regia unica per l’assistenza ospedaliera organizzata su base provinciale o di area vasta da parte delle tre Aziende ospedaliere e, per l’assistenza territoriale/distrettuale e la prevenzione, in capo alle Aziende sanitarie”, ritenendo tali azioni come dei “passaggi fondamentali” per mettere ordine nel comparto.