Incidente mortale sulla provinciale 113, papà Angelo chiede giustizia
Chiede giustizia per la morte della moglie e dei due figli, Angelo Frijia. Sono già passati due anni dall’incidente in cui sono deceduti Stefania Signore, 30enne di Gizzeria Lido, e i figli (QUI), e su cui non si è ancora fatta luce sulle responsabilità.
La sera del 4 ottobre 2018, verso le 20:15, Stefania, a bordo della sua auto in compagnia dei suoi due figli, Niccolò di due anni e Christian di sette anni, stava percorrendo la strada provinciale 113 dirigendosi da San Pietro a Maida verso San Pietro Lametino, quando a causa del maltempo perse il controllo del mezzo, sbandando e fermando la corsa dell’auto di traverso.
L’acqua, che stava entrando nell’abitacolo, aveva indotto la donna a uscire dal mezzo, ma lei e i figli erano stati travolti dall’ondata.
I corpi di Stefania e del figlio maggiore vennero ritrovati esanimi di lì a poco, mentre il corpo di Niccolò fu ritrovano solo una settimana più tardi, coperto di fango, a cinquecento metri di distanza dal luogo dell’incidente (QUI).
I consulenti di parte, Fausto Carelli Basile ed il geologo Francesco Martorano, nella loro analisi, hanno evidenziato quelle che definiscono inosservanze a carico dell’ente responsabile della manutenzione e della sicurezza della Sp 113.
Sostengono la prevedibilità dell’allagamento di quella sede stradale in caso di forti precipitazioni dovuta “alla sua conformazione in trincea rispetto al terreno circostante” e “la mancata apposizione di un segnale verticale di pericolo, pericolo non percepibile con tempestività da un conducente che osservi le normali regole di prudenza”.
Per agevolare l’attività di indagine, queste evidenze sono state prontamente messe a disposizione della Procura.
I due concludono l’analisi ipotizzando che se Stefania, “tenuto conto dell’allerta meteo ‘gialla’ diramata e della forte pioggia in atto, fosse stata a conoscenza che il tratto di strada che intendeva percorrere poteva essere soggetto ad allagamento, avrebbe potuto scegliere un percorso alternativo o decidere di fermarsi per aspettare il miglioramento delle condizioni meteo”.