Commissario, il Governo si divide e slitta la nomina. In corsa Mostarda e Varratta
È ancora la sanità, e in particolare la nomina del commissario della Calabria, a tenere banco nel Consiglio dei ministri di martedì 24 novembre. Rinviato di quasi tre ore, il Cdm si è aperto con non poche tensioni, quelle tra i ministri che devono sbrogliare il nodo della nomina del commissario dopo il valer di nomi dei giorni scorsi.
E se da una parte il premier Giuseppe Conte aveva espresso la volontà di dare un nome e un volto al commissario (QUI), dall’altra nel corso della riunione è ripartita la girandola di nomi. Inizialmente era data per certa la nomina di Narciso Mostarda, attuale direttore della Asl Roma 6, vicino al Partito democratico e, in particolare, al segretario Nicola Zingaretti, tanto da venire nominato nel 2009 assessore in quota Pd nel Comune di Frosinone.
La scelta non sembra aver convinto il Movimento 5 stelle, proprio in virtù del ruolo ricoperto dal neuropsichiatra infantile nel frusinate. Per questo, nella rosa dei nomi è spuntato quello di Luigi Varratta, già prefetto di Crotone e Reggio Calabria, poi prefetto di Firenze.
Ipotesi che non hanno incontrato il gradimento del presidente facente funzioni della Regione Calabria, Nino Spirlì, tanto da far scattare la possibilità di un rinvio della nomina.
Le proposte avanzate non sono piaciute neanche al segretario della Lega, Matteo Salvini, che ha sbottato, chiedendo “un manager o di un medico calabrese, che già conosce la realtà da risanare”.
Dopo il valzer degli addii, quelli di Cotticelli (QUI), passando per Zuccatelli (QUI) e Gaudio (QUI), la partita è ancora aperta.