Sanità, ennesimo colpo di scena: Gaudio rinuncia all’incarico
Ennesimo colpo di scena nella sanità calabrese. A meno di ventiquattrore dalla conferma, da parte di fonti istituzionali, della nomina di Eugenio Gaudio come Commissario ad Acta in sostituzione di Giuseppe Zuccatelli, l'ex rettore della Sapienza di Roma ha rinunciato all'incarico per motivi personali. Resta dunque nuovamente vuota la poltrona del commissario, in attesa delle mosse della politica nazionale che dovrà ora trovare una soluzione - l'ennesima - e dunque ancora un nuovo nome.
Il Rettore ha spiegato, nel corso di un'intervista al Tg3 andata in onda a ridosso dell'ora di pranzo, di ritenere la propria famiglia "un valore fondamentale", e di non sentirsi pronto ad una sfida così importante. "Mia moglie non ha intenzione di trasferirsi a Catanzaro. Un lavoro del genere va affrontato con il massimo impegno e non ho intenzione di aprire una crisi familiare", ha dichiarato.
Dopo un lungo colloquio avvenuto questa mattina con il Ministro Speranza, il Rettore ha quindi rinunciato alla nomina, affermando anche di essersi risentito per le varie accuse nei suoi confronti, riprese nelle scorse ore, a seguito di un'indagine a suo carico per una presunta compravendita di esami. "Sono sempre colpito dall’imbarbarimento della politica. Le do una notizia in proposito: il procuratore di Catania ha appena fatto sapere al mio avvocato che è andato a depositare la richiesta di archiviazione per il mio presunto abuso di ufficio", ha dichiarato Gaudio.
Una lancia in favore di Eugenio Gaudio è stata spezzata dal fratello Roberto. Parlando all’ansa il fratello dell’ex rettore della Sapienza ha detto assicurato che “la notizia è certamente vera, perché mio fratello già ieri si era riservato di decidere”. Poi però afferma che “la sua nomina è stata data per certa ma in realtà lui non aveva accettato”. Eppure ieri sera il Consiglio dei ministri, con comunicato ufficiale, aveva dato per certo la nomina dell'ex rettore.
Ha poi detto che la famiglia aveva dubbi “perché per mio fratello significava lasciare la sua vita a Roma e trasferirsi qui in Calabria”, ha detto Roberto Gaudio.La palla adesso torna nelle mani di Speranza, che dovrà trovare una nuova quadra in grado di soddisfare tutte le parti in gioco. Aleggia ancora il nome di Gino Strada, che appena ieri aveva commentato l'indiscrezione di una sua "delega speciale" come una mera illazione, ribadendo la sua disponibilità ad aiutare il Governo e la sanità calabrese.
(ultimo aggiornamento 15:50)