Polizia al fianco delle donne: fermati 69 uomini violenti nel 2020 nel catanzarese
Nella giornata dedicata al contrasto della violenza di genere, fenomeno criminale deprecabile che affonda le proprie radici nella discriminazione e nella negazione della ragione e del rispetto, la Questura di Catanzaro ribadisce la centralità dell’azione di contrasto espressa in materia nel panorama delle attività preventive e repressive che quotidianamente impegnano le donne e gli uomini della Polizia di Stato sul territorio.
L’azione di contrasto è stata resa più incisiva dall’entrata in vigore, nell’agosto del 2019, della Legge n. 69/2019 nota anche come “Codice Rosso” che ha ampliato il sistema di tutele per le donne vittime di violenza domestica e di genere, tramite il potenziamento di strumenti propri delle indagini e dell’azione giudiziaria, favorendo l’immediata instaurazione e progressione del procedimento penale e prevedendo, ove necessario, l’adozione, senza ritardo, di eventuali provvedimenti cautelari attraverso un deciso intervento sulle tempistiche e sulle modalità di svolgimento delle diverse fasi del procedimento penale.
Nell’anno in corso la Questura di Catanzaro, unitamente alle proprie articolazioni territoriali costituite dai Commissariati di P.S. di Catanzaro Lido e Lamezia Terme, ha denunciato all’Autorità Giudiziaria complessivamente 69 soggetti: 46 ritenuti responsabili del reato di maltrattamenti in famiglia; 20 per il reato di atti persecutori; 3 per il reato di violenza sessuale.
Tali reati sono stati perpetrati in danno di donne, coniugi o comunque legate da rapporto affettivo o di amicizia con gli autori delle condotte incriminate.
L’attività investigativa della Questura ha consentito all’Autorità Giudiziaria di adottare provvedimenti cautelari a tutela delle vittime di questi reati: sono state emesse ed eseguite dalla Polizia di Stato 6 ordinanze di custodia cautelare in regime carcerario e di arresti domiciliari, 1 di allontanamento dalla casa familiare, 9 di divieto di avvicinamento. È stata inoltre data esecuzione ad una misura di sicurezza della libertà vigilata.
L’evoluzione legislativa nazionale, nel recepire l’esigenza di tutela delle donne scaturente dall’allarmante fenomeno della violenza domestica o di genere, ha previsto nuovi istituti ad hoc nell’ambito delle misure di prevenzione, quali l’Ammonimento per stalking e l’Ammonimento per violenza domestica, applicabili dal Questore, oltre alla possibilità di applicare istituti già esistenti come la Sorveglianza Speciale di Pubblica Sicurezza anche ai soggetti indiziati dei delitti di stalking e maltrattamenti in famiglia.
Il Questore di Catanzaro, nell’ultimo anno, ha ricevuto 27 istanze di ammonimento da cui è derivata l’adozione di: 9 Ammonimenti per stalking e 4 Ammonimenti per violenza domestica.
Inoltre, il Questore ha formulato alla competente Autorità Giudiziaria 2 proposte per l’irrogazione della Sorveglianza Speciale di Pubblica Sicurezza nei confronti di altrettanti soggetti indiziati del delitto di maltrattamenti in famiglia.
La complessità della tematica che richiede un impegno corale, necessita una approfondita conoscenza della reale dimensione e natura del fenomeno stesso, per accrescere, sempre più, la capacità di intercettare le situazioni di disagio e facilitare il contatto delle vittime dei reati con le Istituzioni. In quest’ottica, costante è l’impegno della Questura di Catanzaro nell’attuare sul territorio le diverse iniziative della Polizia di Stato a sostegno delle donne vittime di violenza.
La Polizia di Stato, già da qualche anno applica il “Protocollo EVA” per la gestione degli interventi da parte degli operatori addetti ai servizi di controllo del territorio nel caso delle c.d. liti in famiglia. Le procedure sono volte a creare uno storico degli interventi in per un monitoraggio delle situazioni di disagio che consente, nelle ipotesi di reiterazione dei fatti di violenza, la possibilità di intervenire anche in assenza di formali denunce. Nell’anno in corso la Questura di Catanzaro ha attuato il protocollo in 42 casi.
L’impegno della Questura nell’avvicinare le donne vittime di violenza all’Istituzione si esprime anche mediante l’attivazione di uno specifico “Spazio Ascolto”, un contatto diretto con personale qualificato della Polizia di Stato a cui rappresentare il proprio vissuto di dolore, raggiungibile telefonicamente tramite il numero di emergenza 113 oppure, direttamente, sull’utenza 0961/889523 o mediante mail all’indirizzo Questo indirizzo e-mail è protetto dallo spam bot. Abilita Javascript per vederlo. . Il servizio garantisce un immediato contatto con gli operatori specializzati, sia per la prima assistenza che per l’attivazione di un percorso di sostegno. Nell’anno in corso il personale specializzato ha trattato 10 richieste di aiuto provenienti da donne in difficoltà.
Dai primi mesi del 2020 con l’app Youpol della Polizia di Stato, originariamente realizzata per contrastare bullismo e spaccio di sostanze stupefacenti nelle scuole, è possibile segnalare anche i reati di violenza che si consumano tra le mura domestiche,
L’applicazione offre la possibilità di inoltrare segnalazioni georeferenziate in tempo reale, sotto forma di messaggio a cui possono essere allegate immagini, alla Centrale Operativa della Questura competente per territorio. Per chi non vuole registrarsi fornendo i propri dati, è prevista la possibilità di fare segnalazioni in forma anonima. Anche chi è stato testimone diretto o indiretto, per esempio i vicini di casa, può denunciare il fatto all’autorità di polizia inviando un messaggio eventualmente corredato da foto o video. L’applicativo si può scaricare gratuitamente ed è disponibile per dispositivi Ios e Android.
In linea con quanto previsto dal Piano di Azione straordinario contro la violenza sessuale e di genere adottato dal Ministro per le Pari opportunità nonché dal Piano Strategico Nazionale sulla violenza maschile contro le donne ed alla luce delle nuove prassi operative inaugurate con la legge sul c.d. “Codice Rosso”, la Questura di Catanzaro ha siglato un protocollo con il “S.A.M. – Sportello di ascolto maltrattanti” del Centro Calabrese di Solidarietà. È previsto che il Questore, nei provvedimenti di ammonimento per violenza domestica, indichi ai maltrattanti il percorso terapeutico che potranno seguire presso il citato Centro. Nel corso dell’anno sono stati inviati allo Sportello 4 soggetti colpiti da provvedimenti di Ammonimento del Questore.
È costante l’attenzione della Questura di Catanzaro, ulteriormente intensificata in occasione del lockdown imposto dall’emergenza epidemiologica in atto, verso le strutture di accoglienza ubicate nel territorio provinciale per donne vittime di violenza e i centri di ascolto, con i quali sono stati mantenuti costanti contatti finalizzati ad individuare precocemente ogni situazione di emergenza che potesse rappresentare un ostacolo per la immediata presa in carico di donne in difficoltà per poter garantire interventi tempestivi.