Indebita percezione di aiuti dallo Stato: oltre 2000 controlli e 185 denunciati nel reggino

Calabria Cronaca

Una vasta operazione è stata condotta dai Carabinieri in diversi comuni del reggino ha portato alla luce una serie di illeciti legati all’indebita percezione di aiuti economici da parte dello Stato, nonché nell’ambito del cosiddetto “caporalato”.

Numerosi i centri coinvolti nelle indagini, durate una settimana, che hanno visto coinvolti oltre duemila soggetti e che si sono concretizzate in 185 denunce. Molti soggetti sono risultati legati a famiglie di ‘ndrangheta.

L’Arma reggina, attraverso l’opera imprescindibile delle Stazioni carabinieri, ha lavorato su diverse direttrici che hanno dato vita a due differenti operazioni denominate “Tantalo” e “Jobless Money 2”.

OPERAZIONE TANTALO

L'operazione "Tantalo" ha coinvolto i comuni di Africo, Bianco, Brancaleone, Bruzzano, Caraffa del Bianco, Casignana, Ferruzzano, Palizzi, Samo, San Luca, Sant’Agata del Bianco e Staiti, e si è conclusa con la denuncia di 135 soggetti che nel corso degli ultimi mesi avrebbero indebitamente percepito dei buoni spesa legati all’emergenza coronavirus.

L’indagine è nata a seguito di alcune segnalazioni da parte di comuni cittadini, che avrebbero lamentato ai militari “presunte irregolarità nella concessione dei buoni alimentari”.

I controlli hanno permesso di verificare alcune dichiarazioni mendaci, nel tentativo di ottenere un ingiusto profitto a danno delle amministrazioni comunali.

Questi, nello specifico, avrebbero dichiarato volontariamente false attestazioni sulla residenza o sullo stato familiare, omettendo di indicare altri sussidi sociali o pensioni.

Oltre 900 le domande passate al vaglio dei Carabinieri della stazione di Bianco, che hanno permesso di appurare gli illeciti nelle autodichiarazioni grazie alla collaborazione dell’Inps e delle banche dati fornite dalla Polizia.

Oltre la metà dei soggetti denunciati è residente nel comune di San Luca, e circa un terzo dei soggetti “risulta avere legami di parentela con soggetti appartenenti a ‘ndrine”. Il danno economico stimato dall’Arma è di 21 mila euro. I casi sono ora trasmessi alla Procura della Repubblica presso il tribunale di Locri.

OPERAZIONE JOBLESS MONEY 2

L'operazione denominata "Jobless Money 2" si è invece snodata su diversi controlli effettuati tra i comuni di Gioia Tauro e Rosarno dal Nucleo Ispettorato del Lavoro, che hanno permesso di individuare ben 50 soggetti che percepivano irregolarmente il reddito di cittadinanza.

Buona parte degli indagati risulta avere rapporti familiari con la cosca di ‘ndrangheta dei Bellocco-Pesce di Rosarno. Questi avrebbero ottenuto il sussidio omettendo di indicare non solo le rispettive condanne penali per differenti reati, a anche la presenza di soggetti denunciati o carcerati all’interno del proprio nucleo familiare.

Sempre attorno al nucleo familiare ed al suo reddito sono state scoperte numerose dichiarazioni false e mendaci, sia in termini di rapporti di parentela sia in termini di dichiarazioni economiche. Complessivamente, il danno economico è stato stimato in circa 357 mila euro.

Tutti i soggetti sono stati denunciati alla Procura della Repubblica del Tribunale di Palmi, e si sommando ad i 37 soggetti già denunciati lo scorso giungo sempre tra Gioia Tauro e Rosarno. Complessivamente, si tratta di 87 illeciti che hanno causato un danno complessivo di circa un milione di euro, a scapito delle casse dello stato e dei cittadini realmente bisognosi.