Gino Strada a Crotone: “Trovata grande disponibilità”. E annuncia: “Abbiamo bisogno di medici”
Ha trovato grande disponibilità a Crotone Gino Strada, fondatore dell’ong Emergency. E nel corso del suo intervento ai microfoni di Sky Tg24 ha chiesto aiuto ai medici, affermando che il territorio necessita di figure professionali, perché “lavorando in zona Covid non si possono fare turni di otto o dieci ore, quindi serve più personale”.
Ha quindi parlato del clima che ha trovato nella cittadina pitagorica, dove Emergency è stata chiamata a gestire il reparto Covid (QUI) “quello che mi ha colpito è stata la grande disponibilità, la collaborazione e la grande solidarietà della popolazione che ci ha accolto in modo molto bello”, ha detto Strada. E poi ha chiosato parlando della necessità della sanità pubblica. Perché, come confermato dal fondatore della ong, “c’è una richiesta che sta crescendo in tutta Italia, e non solo in Calabria, di una sanità pubblica davvero, non pubblica camuffata che in realtà favorisce il privato. Una riflessione sulla sanità credo che vada fatta a livello politico. Questa pandemia ha messo a nudo la fragilità del nostro sistema sanitario come funziona oggi”.
Un luogo intervento quello di Strada che ha fatto riferimento alla sanità privata, “ci sembra giusto che sulle necessità di salute delle persone ci sia il profitto? Non dovrebbe esserci solidarietà tra tutti i cittadini di un Paese per aiutarci a vicenda nel momento del bisogno? Prima o poi tutti avremo bisogno della sanità. Ha senso che ci sia il profitto lì dentro? Penso di no”, si è chiesto e ha chiesto il fondatore della ong.
In merito invece all’azione del privato, Strada è stato perentorio, affermando che “se si vuole investire nella sanità e offrire cure private rispetti le leggi e lo faccia coi propri soldi non utilizzando i soldi pubblici che sono, per l’appunto di tutti. Depauperare la sanità pubblica come è stato fatto negli ultimi anni e in vari modi con tagli alla sanità, blocco delle assunzioni di personale, chiusura di ospedali, in Calabria ne sono stati chiusi 18, spesso in posti dove magari i direttori degli ospedali erano contemporaneamente proprietari della casa di cura dietro l’angolo, è brutto. Ci si deve occupare della sanità pubblica, non della sanità. Una volta c’era il Ministro della Sanità Pubblica, oggi della Salute che non si capisce cosa voglia dire”.