Covid, Gino Strada su Rai3: “Non ne usciremo prima di 2 o 3 anni”
Si è detto preoccupato “per quello che potrà succedere a gennaio o febbraio” il fondatore di Emergency, Gino Strada. Ospite di Mezz’ora in più su RaiTre Strada ha parlato di sanità a 360 gradi, non solo di quella calabrese, ma anche di quella nazionale. E ha affermato perentoriamente che l’Italia potrebbe uscire dalla pandemia non “prima di 2-3 anni, la responsabilità di ognuno è fondamentale”.
“Vedo un Paese superficiale perché si dimentica che ogni giorno abbiamo centinaia di morti. Questo non viene considerato con il dovuto rispetto e la dovuta attenzione”, ha proseguito Strada che ha poi accennato al ruolo della sanità pubblica “smantellata”. Ci sono stati tagli regolari a ogni Finanziaria, blocco delle assunzioni, chiusura di ospedali, 18 solo in Calabria. Tutto questo mentre c’era una massiccia invasione del privato della sanità: prima si diceva ministro della Sanità pubblica, ora della Salute, non so se è un augurio o un brindisi”. Ha rimarcato che la sanità pubblica e quella privata “dovrebbero essere rigorosamente divise, non ci dovrebbe essere interazione”.
E sul vaccino, che intende fare, ha detto che trova “pericolosa non tanto la corsa al vaccino ma la competizione sul mercato. Sappiamo quanto possa determinare le scelte e i comportamenti sanitari, è un tema non affrontato con la dovuta attenzione”.
Poi un accenno sulla Calabria e sulla sanità: “Il 70% delle risorse regionali viene speso per la sanità: ma queste risorse vanno tutte nel privato e la sanità viene depauperata; quando ci si trova a far fronte ad una emergenza i limiti si evidenziano”, ha detto Strada.
“Ho accettato di andare in Calabria perché mi è stato chiesto dal Governo e dalla Protezione civile, abbiamo messo in piedi un secondo reparto Covid nell’ospedale di Crotone; ho parlato con il commissario Longo, persona piena di voglia di fare, e siamo in attesa di capire se possiamo fare qualcosa in più, ne riparleremo nelle prossime settimane”.
E in merito alle polemiche sollevate dal presidente facente funzioni della Regione Calabria, Nino Spirlì. “Quando ha detto che a Polistena non abbiamo dato una mano – spiega Strada – ha detto una cosa assurda: lui abita a 3 chilometri da lì ma non è mai andato a vedere il poliambulatorio; poi un medico non può entrare in una struttura e dire “posso dare una mano”, la legge non lo consente. Comunque sottotraccia abbiamo trattato centinaia di migliaia di persone in questi anni in Italia”, ha concluso Strada.
(ultimo aggiornamento 18:17)