Riaperto il Castello Normanno di Morano
Domenica 13 marzo è stato riaperto il Castello Normanno di Morano. In serata, incontro tra l’assessore Caligiuri e i sindaci calabresi dei Borghi più belli d’Italia. Primi vagiti per il Castello Normanno di Morano.
"Il grande vecchio - si legge in una nota del Comune - sentinella e spettatore muto di storia patria, testimone inerme di vicende cavalleresche, protagonista di cruenti episodi bellici, finalmente sottratto all’abbandono e all’oblio dei secoli, omaggiato e riverito, ascoltato, respirato, curato, dunque valorizzato, è restituito alla città e quanti ogni anno ne calpestano i lunghi camminamenti alla ricerca di identità ed emozioni. Sobria la cerimonia, ma non priva di suggestione. Nonostante l’inclemenza del tempo - unica nota stonata dell’intenso pomeriggio moranese - sotto una pioggia battente, alle 15.30 il taglio del nastro, rigorosamente tricolore, e il rito della benedizione dei luoghi.
Ospiti illustri e graditi, l’assessore regionale alla Cultura Mario Caligiuri e il presidente del Parco del Pollino, Domenico Pappaterra. I quali, guidati dal sindaco dell’antico borgo del Pollino, Francesco Di Leone, seguiti da uno stuolo di gente, per primi hanno guadagnato gli interni della vetusta fortezza, manifestando con entusiasmo, apprezzamenti e complimenti per quanto concretizzato.
Intrattenendosi poi con i cronisti intervenuti, sia Caligiuri sia Di Leone e lo stesso Pappaterra hanno scandito a chiare lettere l’impegno, ognuno nel ruolo rivestito, di proseguire nell’azione di recupero dei beni culturali e soprattutto di garantirne la fruibilità. Ed è proprio per confrontarsi e discutere su questo elemento, fondamentale per il rilancio del turismo nella regione, che a margine della manifestazione la comitiva si è trasferita - dopo una fugace visita alle chiese collegiate dei S.S. Apostoli Pietro e Paolo e di S. Maria Maddalena, gravide di un invidiabile patrimonio artistico – nel Chiostro di San Bernardino da Siena, dove si è tenuto un importante incontro operativo, il secondo in poche settimane, tra l’assessore Caligiuri e i sindaci dei Comuni appartenenti al circuito Borghi più belli d’Italia.
Erano presenti i primi cittadini di Squillace, Fiumefreddo Bruzio, Altomonte, Cropani. Dopo una breve introduzione del sindaco Di Leone, il quale ha presentato una proposta di sviluppo accettata unanimemente dal parlamentino dei “Borghi”, il testimone è passato all’assessore Caligiuri. Sintetico ed efficace il rappresentante dell’esecutivo regionale: pochi punti, ma pregni di contenuti. In evidenza la “valanga di fondi europei da spendere e la centralità dei beni culturali in una regione come la nostra”. L’accento è caduto sull’alta redditività degli investimenti in cultura: “Non dobbiamo inventarci nulla – ha affermato Caligiuri. La nostra terra è così ricca di testimonianze storiche che attendono di essere valorizzate e rese fruibili”. Del resto, a cosa serve recuperare, riqualificare, restaurare un monumento se poi non lo si rende pienamente godibile e quindi spendibile nel processo di crescita della collettività tutta? “Su questi parametri – ha precisato l’assessore regionale - si gioca la sfida del futuro: promuovere e valorizzare l’esistente; rendere produttivi gli investimenti e mantenere all’interno del territorio il PIL realizzato; ragionare in un’ottica di unità, concentrando le risorse ed evitandone la polverizzazione”.
Per i centri individuati, nella fattispecie i paesi calabresi insigniti del marchio di qualità Borghi più belli d’Italia, previo coinvolgimento di altri assessorati regionali come l’Urbanistica e il Turismo, si dovrà lavorare sull’“accoglienza a tutto tondo, i collegamenti, il turismo scolastico, religioso, interno”. “Dobbiamo restituire alla Calabria – ha rilevato Caligiuri – in termini di ritorno economico l’investimento attuato in passato con tanti strumenti (il restauro del castello di Morano è stato infatti finanziato con i fondi del PIS ORESTE)”. Altra iniziativa annunciata dall’Assessore alla Cultura, il “recente coinvolgimento della fondazione CARICAL nella promozione dei paesi calabresi del circuito Borghi”.
Prossimo appuntamento, sempre di carattere operativo e con i medesimi attori istituzionali: fine maggio 2011.
Una giornata davvero notevole – conclude - qualcuno, senza neanche esagerare tanto, ha usato l’aggettivo “storica” per la comunità moranese. E “soddisfazione” ha espresso il sindaco Di Leone. Il quale nell’evidenziare come sia “indispensabile fare rete per crescere insieme”, ha richiamato “i momenti di straordinaria valenza culturale vissuti; innanzitutto per la presenza dell’assessore Caligiuri e poi per le numerose presenze istituzionali che hanno partecipato alla visita del castello, a dispetto dei rigori di marzo. A tutti loro e alle circa duecento persone che domenica hanno varcato l’ingresso del maniero vada il nostro più sincero ringraziamento”.