Rimosso il nome di Rita Pisano alla scuola di Casali del Manco. La rabbia del figlio
Riceviamo e pubblichiamo integralmente una nota di sfogo di Giuseppe Giudiceandrea, figlio della compianta Rita Pisano, in seguito alla rimozione del nome della donna dall’edificio e dal plesso scolastico di Casali del Manco uno.
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“Per amor di patria e nel rispetto delle tante amicizie presenti nella maggioranza ho da sempre tenuto un profilo bassissimo, pur sempre attento alle vicende legate all’amministrazione del Comune Unico, il mio Comune.
Ho osservato e sono raramente intervenuto durante la fase commissariale, convinto che - come un figlio - anche Casali del Manco fosse e sia in grado di trovare la sua strada.
Ho parteggiato alle elezioni per la parte che rappresentava i sindaci uscenti, convinto ancora che fosse compito loro traghettare il nuovo comune verso la normalità amministrativa di un Comune nuovo e straordinario, che arricchiva ogni borgo con la cultura, i tesori e le tradizioni dell’altro.
Ed invece devo assistere, da oggi non più in silenzio, alla evidente sciatteria con la quale l’attuale maggioranza affronta e si fa piovere addosso gli eventi, i provvedimenti, le decisioni, ed ora anche per completare una vergognosa opera di “damnatio memoriae” sul nome e la figura di mia madre.
Ho tollerato e non senza disappunto che si mantenessero rapporti di contiguità con uomini politici di Fratelli d’Italia, nonostante l’amministrazione fosse sostenuta dal locale circolo cittadino del Partito Democratico.
Ho assistito allo smarrimento di alcuni assessori attinti da atti intimidatori, altri tenuti fuori da ogni decisione che conta; ho ascoltato incredulo storie di un sindaco irreperibile nel momento del maggiore bisogno per la comunità, incarichi ed esternalizzazioni a pioggia, il milione e seicentomila euro all’anno in più sperperato per marciapiedi demoliti e rifatti anche due volte e panchine ed arredo urbano senza alcuna identità.
Insieme a decine di genitori ho invano atteso una sola parola di conforto da parte del sindaco per le legittime ed oggettive paure del ritorno obbligato a scuola dei nostri figli, e quando si è verificato purtroppo il temuto caso di contagio sono dovuto rimanere sbigottito ed in silenzio difronte al deciso rifiuto del sindaco di procedere alla disinfezione dei locali della scuola materna di Spezzano Piccolo.
In silenzio, come si fa con un figlio dicevo, perché speri che trovi la sua strada anche se non è la tua... Ed oggi non posso più però stare in silenzio difronte all’ultimo ennesimo atto di sciatteria che ha portato all’eliminazione del nome della “nostra” Rita Pisano (si, nostra, di tutti, non solo mia) dall’edificio e dal plesso scolastico di Casali del Manco uno.
Non voglio neppure pensare che si tratti di un’opera vigliacca e certosina di “damnatio memoriae” che non ci rende onore, che non ti rende onore sindaco, iniziata col silenzio assordante allorché la Provincia, decisa la divisione in due plessi, cancellava con tratto di penna la storia di Casali del Manco dalla sua scuola.
Silenzio assordante continuato negli anni a venire, non avendo avuto mai questa amministrazione il coraggio di formalizzare alla Provincia la richiesta di rinominare le due nuove scuole.
Oggi, al termine di alcuni lavori di ristrutturazione, viene definitivamente eliminato persino il cartello che individuava in Rita Pisano la donna da tenere come esempio per tutti gli alunni di quel plesso, preferendogli un asettico “Casali del Manco 1”, che campeggia sul muro della scuola, in alto.
Più nascosti due cartelli, semicoperti da altri ed in attesa che sia il tempo o le avversità climatiche a portarli via, solo il ricordo del vecchio nome della scuola.
Io non voglio pensare che ci sia cattiveria: c’è solo sciatteria, incuria per ciò che si ha, per il ruolo che si dovrebbe svolgere.
Sciatteria, capacità di farsi povere addosso i problemi di un territorio, immaturità ad amministrare, incapacità a comprendere la gravità ed importanza del ruolo rivestito.
Sciatteria, sì. Sciatteria colpevole e dannosa ed alla quale mettere fine al più presto.
Non vogliamo dunque impegni pelosi, ma scuse. Indigna ancor di più il blando riconoscimento alla “grandezza” del personaggio per “valorizzarne” il ruolo.
Rita Pisano si è valorizzata da sé, si è conquistata e riconquistata la propria poderosa forza storica ed evocativa senza il bisogno di celebrazioni.
Ella alberga nel cuore dei nostri concittadini, nelle foto conservate nei cassetti o esposte in gigantografie nel salotto buono di casa, come un possente membro di ogni famiglia.
Non fate promesse, allora, ma agite per correggere questo sfregio immondo.
E come dice qualcuno sul web, andate a togliere subito quel cartello, immediatamente, oggi, anche sotto la pioggia, e forse Rita nella sua immensa bontà vi perdonerà. Perdonerà chi cerca di dimenticare la propria storia.”
Giuseppe Giudiceandrea
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