Corigliano-Rossano, alunni-lavoratori Itas-Itc chiedono di proseguire con la Dad

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“Vorremo sapere, signor Sindaco: sarà lei a prendersi la responsabilità se verremo contagiati nella struttura scolastica sapendo per certo che gli ospedali non sono in condizione di far fronte ad un eventuale contagio di massa?”. È quanto chiedono al primo cittadino di Corigliano-Rossano, Flavio Stasi, gli alunni-lavoratori del corso serale per Perito nel Turismo e Servizio Socio Sanitario, precisamente 27 alunni della quinta e della prima classe.

“Per quale motivo dobbiamo mettere a repentaglio la nostra vita per un istruzione che possiamo garantire a distanza?” continuano gli alunni, ribadendo le numerose criticità presenti all’interno dei vari plessi scolastici, dai riscaldamenti ai servizi igienici. Gli stessi poi ricordano come il Comune non sia in grado di garantire “trasporti più sicuri”, ma anche la sanificazione delle aule scolastiche per i due turni e la mancanza di “idonee misure” per garantire l’incolumità.

In conclusione, gli alunni chiedono di proseguire con la didattica a distanza senza mettersi inutilmente a rischio, ribadendo di essere pronti a scioperi congiunti “per tutelare il diritto alla nostra salute” ed avvertendo che in caso di contagi “citeremo la scuola e lei in giudizio”.