“Fiumi” di droga dal Marocco per rifornire la Capitale: a dirigere due calabresi, 14 arresti

Calabria Cronaca

“Fiumi” di droga dal Marocco tramite la Spagna per rifornire le piazze di spaccio della Capitale. È quanto scoperto dagli specialisti del Gico del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Roma che hanno smantellato una strutturata gang dedita all’importazione di ingenti quantitativi di stupefacente, in prevalenza hashish.

I DETTAGLI

Dalle prime ore del giorno i Militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza della capitale hanno fatto scattare una nuova operazione, denominata “Manila”, eseguendo un’ordinanza di custodia cautelare in carcere - emessa dal Gip su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia locale - nei confronti di 14 persone indagate per associazione per delinquere finalizzata al traffico internazionale di stupefacenti.

Secondo quanto scoperto dalle fiamme gialle, l’organizzazione criminale sarebbe stata promossa e diretta da due soggetti di origine calabrese, Fortunato Ieraci, di 38 anni, e Danilo Piccolo, di 35, insieme a un sodale romano che si sarebbe occupato della parte esecutiva e logistica con l’aiuto di Fabio Farinelli, di 48 anni, che a sua volta si sarebbe rivolto a Antonio Romeo, di 36 anni, ritenuto un vero e proprio “broker” del narcotraffico, spesso in trasferta in Spagna- per gli approvvigionamenti di droga.

LA DROGA NELLA VERDURA

I carichi illeciti sarebbero giunti in Italia – nascosti tra pallet di verdura trasportati da autoarticolati – presso le sedi di due società romane operanti nel settore degli autotrasporti e del commercio di materiali edili, i cui titolari, Gennaro Umbro, di 42 anni, e Massimo Chiodi, di 61, avrebbero messo a disposizione, dietro compenso, spazi e attrezzature per le operazioni di scarico.

La droga – secondo quanto riporta la Gdf romana - era poi custodita da altri sodali in vari luoghi che venivano cambiati periodicamente, come garage e appartamenti in condomini residenziali, e nell’abitazione di un incensurato romano con un giardino e due cani pitbull a fare la guardia.

Durante le investigazioni sono stati arrestati in flagranza tre soggetti e sequestrati quasi 400 chili di hashish, oltre 120 di marijuana e circa 3 chili di cocaina, oltre a sofisticate attrezzature necessarie per allestire una serra indoor.

In un’occasione, nel tentativo di disfarsi della sostanza che si aveva in casa al momento dell’intervento dei Finanzieri, la marijuana sarebbe stata gettata negli scarichi domestici, determinando l’ostruzione delle tubature di un intero palazzo.

Dopo qualche ora, l’inquilino dell’appartamento sottostante ha contattato la caserma delle Fiamme Gialle per segnalare che dagli scarichi del proprio bagno fuoriusciva una strana sostanza verdastra.

LA COLLABORAZIONE SPAGNOLA

Inoltre, le informazioni acquisite con le intercettazioni e i riscontri operati in loco dalla Guardia Civile spagnola - che ha fornito una preziosa collaborazione durante tutte le fasi investigative - avrebbero consentito di individuare e arrestare in Spagna, nel mese di marzo dell’anno scorso, un latitante italiano, successivamente estradato in Italia.

Dagli approfondimenti svolti, infine, sarebbe emerso che quattro soggetti – oggi arrestati – percepissero, direttamente o in quanto inclusi nel nucleo familiare dei beneficiari, il “reddito di cittadinanza”, motivo per cui saranno interessati gli uffici dell’Inps per la sospensione o la riduzione della misura di sostegno economico.