Albergo delle Fate, Sindaco scrive alle istituzioni: “serve tavolo e programmazione operativa”
Si rivolge alle istituzioni il sindaco di Taverna Sebastiano Tarantino nel tentativo di “salvare e ridare un nuovo uso pubblico all'Albergo delle Fate”.
Il primo cittadino si è rivolto con una lettera al ministro per i Beni e le attività culturali Dario Franceschini, al presidente ff della Regione Calabria Nino Spirlì, al direttore generale del segretariato regionale Mibact Salvatore Patamia, al Soprintendente Abap di Catanzaro e Crotone Francesco Casule e al presidente del Parco nazionale della Sila Francesco Curcio.
"Stabilire un tavolo d'incontro e programmazione operativa,- scrive nella missiva il Sindaco- finalizzati principalmente a intraprendere tutte le indispensabili azioni congiunte volte a salvare e ridare un nuovo uso pubblico all'Albergo delle Fate, prezioso bene culturale che unitamente al patrimonio esistente nella patria di Mattia Preti, può certamente essere considerato come valore identitario di bellezza e positività per l'intera Calabria".
"Facendo seguito - prosegue Tarantino - al provvedimento di sequestro dell'Albergo delle Fate di Villaggio Mancuso (costruzione dichiarata 'bene di notevole interesse architettonico' dal Ministero nel novembre 2007) e alla sua consegna tutelare al Comune, sento il dovere e l'urgenza di intraprendere tutte le azioni necessarie ad attivare mirati e indispensabili interventi di tutela, conservazione e valorizzazione dell'edificio, le cui valenze storiche e architettoniche, concorrono tutt'oggi a renderlo un simbolo della Sila Piccola e della Provincia di Catanzaro. Costruito interamente in legno nei primi decenni del '900 ad opera di Eugenio Mancuso - sottolinea il sindaco - il quale si avvalse di artigiani per la realizzazione di soluzioni architettoniche in perfetta sintonia con l'ambiente naturale, raggiungendo inusitate cifre estetiche, l'Albergo delle Fate sorse al centro di Villaggio Mancuso, frazione montana di Taverna, situata a 1.289 metri sul livello del mare nel Parco nazionale della Sila e rivestì una sempre maggiore importanza turistica e storica registrando negli anni di maggiore sviluppo la presenza di noti personaggi del mondo del cinema e della cultura. Il declino dell'intero villaggio, iniziato sul finire degli anni '60, ha purtroppo causato l'abbandono di molte costruzioni private e dello stesso complesso alberghiero negli ultimi decenni in grave stato di abbandono".