Reggio, i sindacati: “Rapporto Eurispes certifica inefficienza, si usino fondi del Recovery Fund”

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“Un’altra analisi disastrosa per Reggio Calabria”. Inzia così il comunicato congiunto firmato da Cgil, Cisl e Uil, che commenta il rapporto dell’Istituto Eurispes di recente pubblicazione. Una situazione particolarmente complessa, che i sindacalisti hanno messo a paragone con quella “dell’altra Reggio”, ossia Reggio Emilia.

“La città emiliana gode di molti più servizi e le è riconosciuto un fabbisogno standard di 139 milioni d’euro, mentre a Reggio Calabria, con meno servizi, di 104 milioni. Vale a dire, 35 milioni in meno, nonostante la stessa abbia 9 mila abitanti in più” spiegano sinteticamente i sindacalisti, snocciolando una serie di dati e cifre impietose sulla differenza degli stanziamenti tra le due città in diversi ambiti e settori.

“Un quadro che raffigura lo stato di una città in decadimento sotto tutti i punti di vista; dunque, tramite i fondi del Recovery Fund, si deve cercare di rimettere in moto gli investimenti per far smuovere il tessuto economico orami tramortito da pandemia e immobilismo amministrativo” affermano ancora i sindacalisti, che chiedono di puntare su “welfare, turismo, infrastrutture, mobilità urbana, partecipazione e formazione al lavoro, commercio ed enogastronomi”.

“Occorre puntare ai pilastri dell’amministrazione locale. Ma non con progetti sterili e che non intercetterebbero il ‘paniere’ per il Recovery, ma una reale attività partecipativa da parte del territorio della Città metropolitana e di tutti gli attori sociali che hanno il dovere di intervenire” concludono i sindacalisti, che reputano necessario “efficientare servizi e apparato burocratico”.