Trasporto scolastico sospeso, protesta dei genitori a Crotone
Ripristinare il servizio di trasporto scolastico. Con questo obiettivo un gruppo di genitori ha manifestato davanti il palazzo comunale di Crotone.
Il servizio, sospeso dal 22 marzo fino al 31 marzo in attesa della nuova gara per l’assegnazione del servizio, ha provocato diversi disagi alle famiglie che abitano in periferia e che, senza mezzi propri, non riescono ad accompagnare i figli a scuola.
I cittadino sono tuttavia preoccupati del contenuto del bando che non include il servizio di trasporto il sabato. Inoltre per i genitori e i lavoratori del Consorzio 2001 trasporto persone, che fino al 22 marzo ha espletato il servizio, la richiesta economica del bando non sarebbe congrua a coprire le spese dell’erogazione del servizio.
Della vicenda si sono occupati anche i consiglieri comunali Fabiola Marrelli ed Enrico Pedace, per i quali “la sospensione del servizio trasporti non è corretta e non rappresenta la soluzione ottimale in attesa dell’espletamento delle procedure di gara per l'assegnazione del servizio. Il diritto consente la proroga tecnica fino ad assegnazione provvisoria della gara e a maggior ragione quando si tratta di servizi pubblici è giustificato e mette al riparo gli Enti da eventuali ritardi derivanti dall'espletamento della gara”, scrivono.
“Il nuovo bando inoltre prevede dei tagli significativi che escluderebbero dal servizio di trasporto scolastico la giornata di sabato. Siamo fortemente convinti che l'Ente debba mettere in campo soluzioni che non puntino solo al risparmio, ma che diano migliorie al servizio già esistente. Nel caso contrario, saremmo in presenza di risparmi fittizi con gravi limitazioni del servizio stesso e conseguente beffa per studenti e famiglie che usufruiscono del servizio. In modo particolare questo taglio penalizzerà ancora una volta le contrade e le frazioni, oltre che intasare ancora di più la viabilità in quelle zone della città ad elevate densità abitative e con sistema viario insufficiente”, proseguono.
Per questo auspicano una “rivisitazione del progetto mandato a gara” e propongono “il proseguimento del servizio senza alcuna interruzione. L'attuale momento pandemico ha già reso difficile le economie delle famiglie e non è possibile appesantirle con ulteriori decisioni unilaterali”.