Processo “Cemetery boss”, rito ordinario per l’ex responsabile comunale Manglaviti

Reggio Calabria Cronaca

Rito ordinario per l’ex responsabile del servizio cimiteri per il Comune di Reggio Calabria Carmelo Manglaviti nell’udienza preliminare del processo “Cemetery boss” (QUI).

In totale sono 16 gli indagati nel procedimento scaturito dall’operazione che, coordinata dal procuratore Giovanni Bombardieri, ha fatto luce sulle frizioni tra la cosca Rosmini e gli Zindato per il controllo del territorio di Modena (QUI).

L’accusa per Manglaviti è di concorso esterno con la ‘ndrangheta per aver favorito, secondo i pm, la cosca di ‘ndrangheta dei Rosmini nei processi di imposizione del monopolio sui lavori edili all’interno del cimitero del quartiere Modena, nella periferia nord di Reggio Calabria.

La Dda guidata dal procuratore Giovanni Bombardieri ha ricostruito gli assetti e le dinamiche criminali della cosca Rosmini, federata alla famiglia mafiosa dei Serraino.

Nel maggio 2020 la Dda reggina ha chiuso l’inchiesta ed ha notificato l’avviso di conclusione indagini condotte dalla squadra mobile facendo finire in arresto 9 persone con l’accusa di associazione a delinquere di stampo mafioso.

Nelle udienze preliminari hanno scelto il rito abbreviato il boss Franco Giordano, ritenuto il “capo società” della cosca Rosmini, Giuseppe Angelone, Giuseppe Casili, Natale Crisalli, Salvatore Claudio Crisalli, Demetrio Missineo, Cristina Pangallo, Rocco Richini e Giovanni Rogolino.

Nell’udienza di ieri, tenuta nell’aula bunker, il pm Sara Amerio ha depositato due verbali del collaboratore di giustizia Pino Liuzzo che ai magistrati della Dda ha raccontato alcune dinamiche interne alla famiglia mafiosa di Modena.

In particolare, parlando di Franco Giordano, Liuzzo ha affermato che “è un generale dei Rosmini”. “Voglio dire – ha aggiunto – lui è il gestore di Modena per conto dei Rosmini assieme con Pino Angelone”.

Oltre a Manglaviti, continueranno con il rito ordinario, Nicola Alampi, Massimo Costante, Mirella Patrizia Crisalli, Rosaria Nicolò, Carmelo e Roberto Puleo.