Tragedia del Raganello: tre rinvii a giudizio e tre assoluzioni
Tre persone sono state rinviate a giudizio nel processo scaturito dalla tragedia delle gole del Raganello, avvenuta 20 agosto 2018, e a seguito della quale morirono dieci persone per una improvvisa ondata di piena(QUI).
Dopo una camera di consiglio durata poco più di due ore, il Gup del Tribunale di Castrovillari, Biagio Politano, ha sentenziato il provvedimento a carico del sindaco di Civita Alessandro Tocci e di Marco Massaro e Giovanni Vancieri, amministratori unici di due agenzie turistiche. Lo ha deciso il
Assolti perché “il fatto non sussiste”, invece, AntonLuca De Salvo, Luca D'Alba e Roberto De Marco, che avevano optato per il rito abbreviato. Il pubblico ministero, Giovanni Tedeschi, nella sua requisitoria aveva chiesto per tutti e tre indagati un anno di detenzione e una multa di 10 mila euro.
Per quanto riguarda i primi cittadini di Cerchiara di Calabria, Francavilla Marittima e San Lorenzo Bellizzi, Antonio Carlomagno, Franco Bettarini e Franco Cersosimo, è stato stabilito che i saranno tenuti a chiarire "perché in qualità di sindaci e dunque di pubblici ufficiali indebitamente rifiutavano un atto del loro ufficio che, per ragioni di sicurezza e ordine pubblico, doveva essere adempiuto senza ritardo".
Inoltre, per Francesco Nicoletti, Vincenza Cerchiara, Giuseppe Cesarini, Luigi Sauve e Paolo Damiano Franzese, è stato dichiarato il non luogo a procedere. I quattordici indagati erano accusati, a vario titolo, di omicidio colposo, inondazione, lesioni colpose, omissione in atti d'ufficio ed esercizio abusivo della professione.
Il Gup Politano, nel corso della lettura dei provvedimenti che hanno disposto i sei rinvii a giudizio, le tre assoluzioni e i cinque non luoghi a procedere, ha fatto un preciso riferimento alla possibilità di svolgere ulteriori indagini su fatti e su profili che non sono stati accuratamente valutati nelle fasi di indagini.
Fissato per il prossimo 15 giugno l'inizio del processo.