Consorzio Bonifica di Mormanno. Coldiretti Calabria: “Mobilitazione degli agricoltori”

Cosenza Attualità

È mobilitazione per gli agricoltori del bacino settentrionale del Cosentino. È quanto annuncia Coldiretti Calabria che annuncia le difficoltà degli agricoltori circa la carenza di acqua e dei lavoratori del Consorzio di Bonifica di Mormanno che attendono la corresponsione delle mensilità arretrate.

Per questo motivo Fai Cisl, Flai Cgil e Filbi Uil hanno indetto una protesta e annunciano di “non poter garantire il servizio irriguo agli agricoltori della Piana di Cammarata e della Piana di Sibari”, scrive Coldiretti.

L’associazione di categoria si dice poi preoccupata per la protesta e scrive che la Regione “si sottrae alle proprie responsabilità, negando impegni assunti, dovute alla mancata imputazione delle somme spettanti ai Consorzi nei bilanci regionali. Il caso macroscopico – prosegue Aceto – è stata l’approvazione dei Piani Industriali dei Consorzi da parte della Regione, nei quali in modo molto chiaro ed evidente venivano fissate regole e impegni precisi anche perché gli Enti, e tra questi il Consorzio di Mormanno, si sono fatti carico del personale a tempo indeterminato assunto dai Commissari regionali e così come anche il mutuo relativo ai pessimi risultati delle sciagurate gestioni commissariali del vecchio Sibari-Crati, che si sono protratte per oltre 50 anni”.

“La Regione lascia quindi i Consorzi completamente a bocca asciutta. In un periodo di emergenza come quello che da oltre un anno stiamo vivendo, si chiede ai Consorzi e ai suoi lavoratori di svolgere regolarmente il proprio compito facendo finta che tutto sia normale. Pare che oltre alla palese insufficienza dei fondi previsti dalle Leggi regionali 26/75 e 11/2003 che assegnano agli 11 Consorzi calabresi per i servizi che rendono un totale di circa 1.2 milioni di euro, quest’anno seppur ancora in piena emergenza Covid-19, con impossibilità di emettere i ruoli visto il blocco determinato dalle disposizioni del Governo, non verrà assegnato nemmeno il contributo regionale destinato a garantire senza interruzioni il servizio irriguo essenziale per le nostre produzioni”.