Consorzio Bonifica Mormanno, Santoianni (Aic): “Lavoratori mortificati. Ora basta!”
«Non possono essere i lavoratori a pagare l'incapacità dei quadri dirigenziali. L'ennesima protesta delle maestranze del consorzio di bonifica di Mormanno è mortificante per questi uomini che da anni strenuamente portano avanti un settore necessario per le aziende della Piana di Cammarata e di Sibari, ma serve a svegliare le coscienze e dare dignità a questa gente ed alle loro famiglie». È quanto afferma in una nota Giuseppino Santoianni che esprime la solidarietà dell'Associazione Italiana Coltivatori agli operai che hanno accumulato arretrati per 12 mensilità.
«Una situazione scandalosa, che – prosegue il presidente di Aic - non può passare più sotto silenzio. In tempi non sospetti avevamo chiesto alla dirigenza di poter conoscere il contenuto dei bilanci della struttura consortile. Oggi quella richiesta diventa urgente e necessaria per dare risposte adeguate a chi non riesce più a portare a casa il salario sudato con il lavoro sul campo».
«Coscienti che la protesta darà problemi alle aziende che operano nella zona per lo stop al servizio irriguo – precisa -siamo pronti a sposare la protesta con l'adesione delle aziende della nostra associazione per far sentire più forte il grido di dolore che si leva da queste maestranze».
La richiesta di trasparenza sulle casse del consorzio aveva visto protagonista l'associazione presieduta da Giuseppino Santoianni dopo la diffida che l'Aic aveva inoltrato ai rappresentanti del Consorzio di bonifica dei bacini settentrionali del cosentino in merito alle cartelle di pagamento dei servizi riferiti al 2018 e sulla quale si è ancora in attesa delle decisioni del ricorso inoltrato al Tar.
«Ora non è più il tempo della concertazione, servono risposte concrete e veloci – chiosa Santoianni - perché per colpa della incapacità gestionale i lavoratori non possono subire più mortificazioni, soprattutto in questo tempo di pandemia. La certezza delle retribuzioni va garantita e pertanto chiediamo un autorevole intervento dell'assessore regionale all'agricoltura, Gianluca Gallo, dei sindaci del territorio e del Prefetto. Subito dopo questa ennesima crisi del sistema – conclude - vanno create le condizioni per voltare pagina e ridare spessore e contenuto a questa azione di servizio al territorio ed agli agricoltori».