Inchiesta Keu, il presidente della Toscana: “Ci costituiremo parte offesa”
La Regione Toscana ha deciso di costituirsi “parte offesa” nel processo scaturito dall’inchiesta Keu sulle presunte infiltrazioni mafiose nel traffico illecito di rifiuti nel distretto conciario di Santa Croce sull’Arno (LEGGI).
Inoltre, il presidente della Regione, Eugenio Giani, ha proposto l’abrogazione dell’emendamento del 26 maggio 2020 con cui venivano ridotti i controlli sullo smaltimento delle concerie.
È stato lo stesso Giani ad annunciarlo nel corso della seduta del Consiglio regionale per riferire sull’inchiesta. La decisione di costituirsi “parte offesa” è dunque, come ha detto il governatore toscano, una “scelta determinata, chiara e inconfutabile di essere accanto alla magistratura nell’agire per accertare i fatti, fornire supporto ai cittadini rispetto ai danni ambientali accertati e garantire lo svolgimento delle attività produttive di assoluta rilevanza per l’economia toscana”.
Il presidente della Regione ha quindi annunciato di voler aumentare i controlli dell’Arpat, l’Agenzia regionale per protezione ambientale della Toscana, così da fornire risposte alle sollecitazioni dei cittadini preoccupati per la salubrità delle falde acquifere.