‘Ndrangheta in Toscana, chiuse le indagini per tredici persone
Avviso di conclusione indagine per 13 persone coinvolte in una delle tre inchieste che lo scorso anno, con l'operazione "Keu" (QUI) ha portato all’arresto di 23 soggetti su presunte infiltrazioni della ‘ndrangheta in Toscana (QUI).
Le indagini si riferiscono al controllo dei lavori di movimento terra nel cantiere per realizzazione del lotto V della strada 429 e all’illecito smaltimento dei rifiuti delle concerie di Santa Croce sull’Arno denominati Keu in molti siti della regione.
Alcuni tra i 13 sono considerati vicini alla cosca Gallace di Guardavalle, tra loro anche due imprenditori riconducibili a un’azienda del Mugello e un dipendente della Regione Toscana che all’epoca dei fatti era dipendente del Genio civile del Valdarno Superiore.
Sono accusati a vario titolo, di associazione per delinquere, illecita concorrenza ed estorsione aggravate dal metodo mafioso, corruzione, detenzione e spaccio di stupefacenti.
Il dipendente del Genio civile è invece accusato di corruzione perché avrebbe ricevuto vantaggi economici, tra cui lo sconto per una vacanza in Calabria, in cambio di favori nell’assegnazione di lavori commissionati dalla Regione Toscana.
L’inchiesta, coordinata dal pm Eligio Paolini, si riferisce anche alla presunta estromissione di un imprenditore dai lavori di movimento terra nel cantiere del lotto V della strada 429.
Per l’accusa l’uomo sarebbe stato minacciato da soggetti vicini alla cosca Gallace per far subentrare l’azienda del Mugello. Le minacce sarebbero avvenute a Pontedera nella ditta di Francesco Lerose, imprenditore calabrese arrestato nell’aprile 2021 nell’ambito della stessa inchiesta.